In una notte di tregenda, un uomo misterioso si prende cura di un motivatore malinconico, di un'agente di polizia in crisi per la perdita della figlia, di uno youtuber bulimico e di una ex ginnasta in sedia a rotelle.
Chi è?
Ma soprattutto che cosa vuole da loro?
Il regista è quello di Perfetti sconosciuti (2016), il film, ora anche a teatro, sul gruppo di amici che mettono i propri cellulari sul tavolo alla mercè di tutti, per mostrare chi è autentico e chi no, con le detonazioni relazionali del caso. Se lo avete visto saprete, pertanto, che è un regista che sa strutturare uno script, sa dirigere gli attori e padroneggiare i tempi, drammatici e comici.
Questa volta Genovese mette in scena il suo romanzo omonimo del 2018 sulla nostalgia della felicità perduta, sceneggiandolo con Costella, Ravello e l'Aguilar, aiutato da un cast di attori di prim'ordine come Servillo, Buy e Mastandrea, tutti a pieno servizio.
E riesce a fare quello che non era riuscito a fare con The Place (2017).
Il cast tecnico non è da meno, musiche belle e struggenti di Maurizio Filardo, il montaggio perfetto di Consuelo Catucci e la luce di Fabrizio Lucci che fotografa magistralmente una Roma metafisica e al contempo realistica.
Producono i figli di Sergio Leone.
Non perdetevi questo gioiello.
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