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Il primo giorno della mia vita

Regia di Paolo Genovese vedi scheda film

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La recensione su Il primo giorno della mia vita

di Souther78
6 stelle

Prodotto da... Amazon. "Non c'entra (s'è una mezza sola)"... Mi dico. "Però c'entra", aggiungo.

I film di Genovese somigliano spesso a idee nate come colpi di genio, e però fatte di neve, che si scioglie rapidamente alla impietosa luce del proiettore. Non fa eccezione quest'ultimo lavoro: il cast stellare spalanca le porte ad alte aspettative, ma il dipanarsi della vicenda sembra la perenne attesa di una promessa non mantenuta. Ed è un peccato, poichè di tematiche ce ne sarebbero state tante: metafisica, esistenziale, dramma, commedia... E, proprio quando tutto sembra per incastrarsi e fare la magia, collassa su se stesso. Non c'è l'anima, e questo per un film che vorrebbe parlare proprio di aldilà è un grossissimo problema. Le vicende umane, potenzialmente dirompenti, finiscono per essere noiose e superficiali, appiattite e isterilite da dialoghi pressapochisti e una sceneggiatura che non osa (ma forse neppure ambisce) addentrarsi nei meandri dell'essere umano e dei suoi più intimi recessi.

Il primo giorno della mia vita sembra non avventurarsi mai, e non osare, finendo per restare così, in bilico tra dramma e commedia, in una limbica e irrisolta dualità che si riflette nella condizione dei protagonisti.

 

La sceneggiatura non è l'unica falla a bordo: perfino Toni Servillo è meno che sottotono, mentre Mastandrea stesso, pur diventando il principale centro d'interesse, non soddisfa nè si avvicina anche solo vagamente alle sue migliori interpretazioni, confinato entro un personaggio sciapo che dovrebbe essere interessante e invece appare semplicemente irrisolto.

 

L'idea di partenza, pur non originalissima nelle premesse, avrebbe potuto comunque godere di una sua propria dignità e peculiarità. Purtroppo le poche sequenze degne di nota si diluiscono nella ripetitività di situazioniche poco o nulla hanno da dire o aggiungere, e anche l'atmosfera, piacevolmente onirica, che il regista sembra ricercare affiora soltanto a tratti, ma non avvolge la visione.

 

Questo film ci rammenta che mettere insieme alcune buone idee e degli ottimi attori non basta per realizzare un prodotto finale di spessore. Il risultato può essere tranquillamente considerato superiore alla media delle produzioni attuali, ma questo (ahinoi!), considerando il livello infimo odierno, non significa affatto che sia un lungometraggio ben riuscito: si lascia guardare, ma non coinvolge. Ed è un vero peccato.

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