Un uomo maturo che ha perso il sorriso, due donne sfiancate dalla vita e un ragazzo sono pronti a porre fine alla loro esistenza. Tuttavia, l'incontro con un uomo misterioso riscriverà i loro piani: lo sconosciuto gli mostrerà come sarà il mondo dopo e senza di loro.
Mediocre film, con una trama che ha una certa originalità. Toni Servillo regge tutto il film. Mastrandrea è troppo ingessato e non fa evolvere il suo personaggio. Manca di ritmo e dopo i primi 15 minuti, tutto sembra un po troppo ripetitivo e lo spettatore capisce dove si va a parare con il prevedibile finale. Voto: 5
Mediocre film, con una trama che ha una certa originalità. Toni Servillo regge tutto il film. Mastrandrea è troppo ingessato e non fa evolvere il suo personaggio. Manca di ritmo e dopo i primi 15 minuti, tutto sembra un po troppo ripetitivo e lo spettatore capisce dove si va a parare con il prevedibile finale. Voto: 5
Film scontato e banale che ruba idee già trattate in altri film molto più riusciti e non aggiunge nulla alla storia del cinema. I suicidi sono quelli che hanno smesso di cercare la felicità? Mah...
L'idea non è male ma la pessima sceneggiatura lo rende noioso e a tratti insulso. La Serraiocco dovrebbe fare un corso di dizione per essere più comprensibile.
Pessima sceneggiatura per un racconto che non dice nulla e vorrebbe dire tutto. Il cinema semi-autoriale italiano dimostra, ancora una volta, tutta la sua mediocrità.
Seppur con incipit fantasioso protratto per tutta la durata, l'opera è avvolta in una non banale aura riflessivo/filosofica attraverso tematiche che spaziano dal suicidio etico degli stoici alla noia e al dolore di quel pessimismo cosmico che accomuna Schopenhauer al nostro Leopardi.
AL CINEMA
"Io non sono una che si piange addosso. Anzi sono una che vede il bicchiere sempre mezzo pieno... almeno finché Dio non ha deciso di pisciarci dentro."
La disperazione porta talvolta a considerare l'ostacolo che opprime chi la sta vivendo, come un peso che non è possibile evitare se non tramite la soluzione più estrema e definitiva: facendola finita.… leggi tutto
«L'animo mio, per disdegnoso gusto, credendo col morir fuggir disdegno, ingiusto fece me contra me giusto.
Dante Alighieri, Inferno XIII 70-72
Scritto da Dio, non nel senso metaforico del termine, ma nel reale, il film parla di come poter sopravvivere nella difficoltà di vita di ciascuno. Il suicidio non è la soluzione. Lo sapeva bene anche Dante… leggi tutto
In una notte di tregenda, un uomo misterioso si prende cura di un motivatore malinconico, di un'agente di polizia in crisi per la perdita della figlia, di uno youtuber bulimico e di una ex ginnasta in sedia a rotelle.
Chi è?
Ma soprattutto che cosa vuole da loro?
Il regista è quello di Perfetti sconosciuti (2016), il film, ora anche a teatro, sul gruppo di amici che mettono i… leggi tutto
Emilia, Arianna, Napoleone e Daniele sembrano avere in comune solo una cosa: nessun motivo per vivere. Così decidono di suicidarsi ma un uomo misterioso li sospenderà nel tempo e nello spazio per dargli la possibilità di ripensarci.
Paolo Genovese adatta per il grande schermo l’omonimo romanzo del 2018, da lui scritto, provando a dare forma e spessore ad un…
Una giovane ginnasta finita in carrozzina dopo un incidente; una madre inconsolabile che ha perso la figlia adolescente; un ragazzino trascinato in una sfida autolesionista sui social; un imbonitore che può truffare chiunque, tranne sé stesso. Questi quattro personaggi, tra loro sconosciuti, si ritrovano di colpo in compagnia di un uomo misterioso, con cui hanno modo di dialogare…
“Abbiate nostalgia della felicità solo così vi verrà voglia di cercarla”
Quante sono davvero le persone che stanno bene con se stesse e col mondo che le circonda? Sembra essere questo l’assunto da cui parte la storia si Paolo Genovese, da lui stesso scritta prima come romanzo e poi trasposta al cinema.
Quattro personaggi che decidono di farla finita…
In una notte di tregenda, un uomo misterioso si prende cura di un motivatore malinconico, di un'agente di polizia in crisi per la perdita della figlia, di uno youtuber bulimico e di una ex ginnasta in sedia a rotelle.
Chi è?
Ma soprattutto che cosa vuole da loro?
Il regista è quello di Perfetti sconosciuti (2016), il film, ora anche a teatro, sul gruppo di amici che mettono i…
I film di Genovese somigliano spesso a idee nate come colpi di genio, e però fatte di neve, che si scioglie rapidamente alla impietosa luce del proiettore. Non fa eccezione quest'ultimo lavoro: il cast stellare spalanca le porte ad alte aspettative, ma il dipanarsi della vicenda sembra la perenne attesa di una promessa non mantenuta. Ed è un peccato, poichè di tematiche ce…
A parte Ant-Man and The Wasp: Quantumania che si conferma al comando della classifica degli incassi anche di questo weekend, ci sono da segnalare l'ottima performance di Mummie - A spasso nel tempo e la tenuta…
Ant-Man and The Wasp: Quantumania realizza un’ottima prestazione e parte con molto più sprint rispetto al precedente capitolo del 2018 mentre Tramite amicizia di Alessandro Siani approfittando della…
Come era prevedibile l’effetto nostalgia ha pagato. E anche bene. Titanic ha monopolizzato il fine settimana e con i suoi 290 schermi ha portato nelle casse della società che lo distribuisce (Walt Disney…
Potrebbe cominciare come una barzelletta: ci sono una poliziotta (Buy), un motivatore demotivato (Mastandrea), un bambino YouTuber in sovrappeso (Cistini) e una ex ginnasta finita sulla sedia a rotelle (Serraiocco)… Se Paolo Genovese non si prendesse tanto sul serio ci sarebbe da ridere all'emanazione di questo peto cerebrale che rappresenta il nadir della sua carriera, oltre a essere il…
Questa è una di quelle settimane in cui a giocare un ruolo fondamentale nella lettura della classifica entrano in campo anche altri elementi al di fuori del semplice incasso in euro. Per dare una dimensione…
Ho visto, in sala ovviamente, il film ieri sera: sanza infamia e sanza lode...
Sarà che mi aspettavo qualcosa di diverso, ma mi ha un po' deluso: la tematica trattata é molto "delicata" (anche considerando le vicende personali del figlio del regista, responsabile della morte di due giovani ragazze a Roma), parlandosi di "morte", per di…
Come previsto sono stati solo due i titoli usciti nell'arco della settimna scorsa che sono riusciti ad inserirsi nelle prime dieci posizioni del Box Office del weekend: Il primo giorno della mia vita di Paolo Genovese…
CIAK MI GIRANO LE CRITICHE DI DIOMEDE917: IL PRIMO GIORNO DELLA MIA VITA
Quando lessi per la prima volta il libro di Paolo Genovese “Il Primo Giorno della mia vita” nel lontano ormai 2018 pensai che la storia nascesse in antitesi con il successo di The Place del 2017.
Nel film un gruppo di persone disperate sottoscrivevano un accordo mefistofelico con uno strano signore, dentro uno…
Il Paolo Genovese de Il primo giorno della mia vita è un regista completamente spaesato, perso ormai tra infinite e pedanti linee di dialogo che vogliono essere profonde, toccanti e rivelatorie, ma finiscono per essere banale filosofia spicciola di consumo. Oltre a questo, il film non ha una struttura narrativa portante che giustifichi l'ennesima opera del regista nella quale, per un…
AL CINEMA
"Io non sono una che si piange addosso. Anzi sono una che vede il bicchiere sempre mezzo pieno... almeno finché Dio non ha deciso di pisciarci dentro."
La disperazione porta talvolta a considerare l'ostacolo che opprime chi la sta vivendo, come un peso che non è possibile evitare se non tramite la soluzione più estrema e definitiva: facendola finita.…
Questa settimana, sulla carta ricca di uscite, vede in verità solo due titoli che riescono a farsi largo come numero di schermi: Il primo giorno della mia vita e The Plane. Entrambi seri candidati ad apparire…
«L'animo mio, per disdegnoso gusto, credendo col morir fuggir disdegno, ingiusto fece me contra me giusto.
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Scritto da Dio, non nel senso metaforico del termine, ma nel reale, il film parla di come poter sopravvivere nella difficoltà di vita di ciascuno. Il suicidio non è la soluzione. Lo sapeva bene anche Dante…
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Commenti (9) vedi tutti
Mediocre film, con una trama che ha una certa originalità. Toni Servillo regge tutto il film. Mastrandrea è troppo ingessato e non fa evolvere il suo personaggio. Manca di ritmo e dopo i primi 15 minuti, tutto sembra un po troppo ripetitivo e lo spettatore capisce dove si va a parare con il prevedibile finale. Voto: 5
commento di GARIBALDI1975Mediocre film, con una trama che ha una certa originalità. Toni Servillo regge tutto il film. Mastrandrea è troppo ingessato e non fa evolvere il suo personaggio. Manca di ritmo e dopo i primi 15 minuti, tutto sembra un po troppo ripetitivo e lo spettatore capisce dove si va a parare con il prevedibile finale. Voto: 5
commento di GARIBALDI1975Film scontato e banale che ruba idee già trattate in altri film molto più riusciti e non aggiunge nulla alla storia del cinema. I suicidi sono quelli che hanno smesso di cercare la felicità? Mah...
commento di cantautoredelnullaL'idea non è male ma la pessima sceneggiatura lo rende noioso e a tratti insulso. La Serraiocco dovrebbe fare un corso di dizione per essere più comprensibile.
commento di gruvierazProdotto da... Amazon. "Non c'entra (s'è una mezza sola)"... Mi dico. "Però c'entra", aggiungo.
leggi la recensione completa di Souther78Pessima sceneggiatura per un racconto che non dice nulla e vorrebbe dire tutto. Il cinema semi-autoriale italiano dimostra, ancora una volta, tutta la sua mediocrità.
commento di r.237Seppur con incipit fantasioso protratto per tutta la durata, l'opera è avvolta in una non banale aura riflessivo/filosofica attraverso tematiche che spaziano dal suicidio etico degli stoici alla noia e al dolore di quel pessimismo cosmico che accomuna Schopenhauer al nostro Leopardi.
commento di pippusSANZA INFAMIA E SANZA LODE (Dante Alighieri - Canto III dell'Inferno)
leggi la recensione completa di salvelli7755«L'animo mio, per disdegnoso gusto, credendo col morir fuggir disdegno, ingiusto fece me contra me giusto.
leggi la recensione completa di gaiart