Regia di Alessandro Siani vedi scheda film
Un ladruncolo napoletano si infiltra tra gli aiutanti di Babbo Natale con lo scopo segreto di farlo fallire. Ma tra i due nasce un'amicizia profonda, con la complicità della Befana, e tutti vissero felici e contenti.
Se volete rivalutare in positivo i cinepanettoni Boldi/De Sica, questo è il titolo che fa per voi. Lo abbiamo atteso tanto a lungo, ma infine è arrivato il film capace di tanto. Alessandro Siani come regista di sé stesso ha da sempre due modelli: Massimo Troisi, che scimmiotta in maniera discutibile, e Leonardo Pieraccioni per le commedie insulse e dai toni blandi, oltre che per l'umorismo inefficace e la piatta neutralità delle trame. E, perché no?, per la scelta come prime attrici femminili (da insidiare rigorosamente lui stesso nel corso della trama) di selezionatissime bellezze del momento: in questo caso Siani sa di non sbagliare affidando il ruolo femminile centrale a Diletta Leotta. Che non è una vera e propria attrice – questo è sostanzialmente il suo debutto in tale veste al cinema – ma, di fianco al regista/protagonista, fa la sua discreta figura; già più ridimensionata, invece, esce quando è al fianco di Christian De Sica. Nel cast anche Leigh Gill (i nani sono fondamentali, quando si parla di Babbo Natale), Angela Finocchiaro e Giada Benedetti. I toni leggerini del lavoro si accostano a perfezione alla sua confezione modesta, non trasandata ma certo visibilmente imperfetta; sulle gag in sé nulla da discutere – se c'è un pubblico che si sganascia alle “lezioni di cazzimma” impartite da un napoletano (originale il suo ruolo: un ladruncolo sotto sotto dal cuore d'oro) a Babbo Natale, tanto meglio per quel pubblico. Ma nel complesso non c'è davvero nulla che lasci il segno, anzi. 2/10.
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