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Bliss

Regia di Mike Cahill (II) vedi scheda film

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alan smithee

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La recensione su Bliss

di alan smithee
4 stelle

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"-Molti dicono che l'ignoranza fa la felicità, ma secondo me dobbiamo sperimentare il bello, per apprezzare il brutto.

-No, l'hai detto al contrario!

-Esatto, proprio così!"

Quando il tracollo sembra ormai aver preso il sopravvento in ogni sfaccettatura dell'avventura terrena di un ex professionista di successo quarantacinquenne di nome Greg, ecco che l'incontro, apparentemente fortuito, con una avvenente ed eccentrica barbona di strada, nonché donna dotata di poteri che sfiorano la magia, consente all'uomo di venire a conoscenza di tutta una sua avveniristica teoria secondo la quale la vita che appare non è che un brutta copia di quella vera, che si svolge in una dimensione alternativa che si finisce per apprezzare e godere a fondo, solo una volta vissuta in prima persona quella del disagio, del precariato e della mediocrità.

Scettico e sbalordito dalla bizzarra circostanza, l'uomo finirà per convincersi che molto di quanto sta alla base delle teorie della donna, in realtà di professione psicologa e depositaria di tale rivoluzionaria scoperta di dimensione, potrebbe corrispondere al vero… o almeno sarebbe davvero bello che così potesse essere.

Mike Cahill è un regista interessante, sempre piuttosto legato ad una narrazione in cui la fantascienza si rivela qualcosa di molto intimo e personale, e già responsabile, dieci anni orsono, dell'assai interessante Another Earth, finisce ora per sbroccare con una pellicola stramba, contorta e controversa, che offre il suo lato più vulnerabile e fragile nella definizione del personaggio dolente e sensibile della "ipotetica", ma forse nemmeno troppo, figlia del nostro protagonista, ragazza sensibile alla ricerca di un padre devastato quanto afflitto dal prerenne fallimento di ogni sua azione.

Salma Hayek e Owen Wilson si impegnano e si prodigano con i rispettivi indubbi appeal a vantaggio di un'opera che rimbalza dalla commedia ironica alla fantascienza, ma incespica in tutti i suoi repentini scambi di registro, rivelandosi un piccolo, seppur ambizioso fallimento.

 

 

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