Regia di Umberto Lenzi vedi scheda film
È un buon poliziottesco, scritto e girato da Lenzi con vigore. Merli era una delle facce del poliziottesco all'italiana, gli altri una serie di caratteristi (Pelligra, Venantini), una cariatide di Hollywood (Johnson) e una stella della sceneggiata napoletana (Merola): Lenzi riesce a comporre un quadro credibile con questi pochi mezzi a disposizione. Vi sono alcuni particolari che non convincono (Merola parla napoletano!), ma nel complesso l'insieme regge sia come storia sia come messinscena, senza concessione alla retorica né alla violenza né ai facili gusti di certo pubblico (non ci sono scene di sesso né di nudo). Merli non era un grande attore (molto meglio Pelligra), risultando una via di mezzo tra Franco Nero e Alberto Castagna, ma probabilmente poteva dare ancora molto al cinema italiano, se non fosse scomparso prematuramente nel 1989 ad appena 49 anni. L'avvocato di Merola (Knox) somiglia in maniera impressionante a Cicchitto di Forza Italia.
Il commissario Berni (Merli) deve condurre un pentito di mafia (Pelligra) da Palermo a Roma e poi a New York per testimoniare contro un boss siciliano (Merola) espatriato: il viaggio sarà lungo e difficoltoso.
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