Regia di John L. Spencer vedi scheda film
Un’ora di caustica performance del comico scozzese Frankie Boyle, stand up comedian politicamente scorretto che non si ferma davanti a nulla: sesso, politica, religione, guerra, terrorismo e pedofilia sono solo tra gli ingredienti principali della ricetta del suo monologo.
Questo Hurt like you’ve never been loved è il terzo special girato da Frankie Boyle, il suo terzo spettacolo di stand up comedy e orgogliosamente l’attore e autore decide di giocare in casa, riprendendo una serata al Citizens Theatre di Glasgow, sua città nativa. Nel complesso si tratta di un’ora piuttosto serrata di monologo comico a base di massimi sistemi (sesso, politica e religione, ma anche guerra, famiglia, cancro, pedofilia, terrorismo), con rare incursioni nel privato di Boyle, con battute fulminanti e urticanti senza ombra di dubbio ‘non adatte a qualsiasi tipo di pubblico’. Boyle lo ammette senza problemi fin da subito: la comicità per lui è una maniera di esorcizzare i problemi, le ansie e i dolori della vita e non esiste argomento che non sia degno di risata, se affrontato con una buona battuta. Figura imponente ed elegante, barbuto e dai toni generalmente pacati, il comico di tanto in tanto esplode in qualche invettiva al fulmicotone nella quale – va senz’altro riconosciuto – ogni parola è al posto giusto, e tutte sono importanti nella costruzione della battuta. Al di là dei gusti, Boyle mostra di possedere ottimo mestiere e una dimestichezza impeccabile con il palco e il pubblico. Nel video compare anche l’opening act (un paio di minuti in tutto, ma di rado viene mostrata nei video questa parte dello spettacolo) di Craig Campbell. 6/10.
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