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Policarpo, ufficiale di scrittura

Regia di Mario Soldati vedi scheda film

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La recensione su Policarpo, ufficiale di scrittura

di barabbovich
6 stelle

Riuscita miscela di situazioni comiche e malinconiche, con un'interessante enfasi sul sociale che segna la distanza con i tempi: il telefono meccanico, i mezzi di locomozione a pedali, i castigatissimi costumi balneari dell'epoca. Il tutto raccontato con leggerezza e con insistite battute sulla statura di un Rascel.

Nella Roma dei primi anni del Novecento, Policarpo De Tappetti (Rascel) è un impiegato che da anni è in attesa di uno scatto stipendiale. Il suo eccesso di zelo si è però attirato l'ostilità del suo capufficio (De Filippo). Ma per Policarpo la grande occasione arriva quando il figlio del suo superiore si invaghisce di sua figlia (Gravina), la quale però non vuole saperne di un eventuale matrimonio combinato.
L'ultimo film di finzione dell'eclettico Mario Soldati, tratto da La famiglia De Tappetti, di Arnaldo Vassallo, è una riuscita miscela di situazioni comiche e malinconiche, con un'interessante enfasi sul sociale che segna la distanza con i tempi: il telefono meccanico, i mezzi di locomozione a pedali, i castigatissimi costumi balneari dell'epoca. Il tutto raccontato con leggerezza e con insistite battute sulla statura di un Rascel perfettamente in parte e dai tempi impeccabili. Nel film, girandola di cammei: Alberto Sordi, Vittorio De Sica, Memmo Carotenuto, Ugo Tognazzi, Mario Riva, Amedeo Nazzari e Maurizio Arena.

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