Regia di Murat Toktamisoglu, Özgür Bakar, Alper Kivicim vedi scheda film
Discreto horror turco con un ritmo incalzante e una storia imprevedibile. Quasi incomprensibile per la massima durata ma con un finale rivelatore e sorprendente.
2015. All'interno di un ospedale una ragazza di nome Serpil subisce trattamento elettroconvulsivo e cura palliativa con psicofarmaci, per il contenimento di uno stato patologico delirante irreversibile. Il medico che ha in analisi la paziente la sottopone a periodiche sessioni terapeutiche, facendo anche uso dell'ipnosi nel tentativo di comprendere le origini della malattia.
2002. La famiglia Kara, composta dal padre Ahmet, la moglie Hatice, due figlie (Seval e Serpil) e il nonno Husseyn è al centro di una drammatica esperienza: Seval si comporta stranamente e sembra essere posseduta da un demone Jinn. Il comportamento della ragazza è influenzato dalla visita delle due sorelle in una casa al centro di riti magici, nella quale opera una strega.
"Pensi di essere solo quando sei sveglio e durante il sonno? Non puoi vederci, ma noi possiamo vederti: da sopra, da dietro, da destra e da sinistra. Siamo ovunque."
Il produttore e cineasta turco Murat Toktamisoglu scrive la sceneggiatura del secondo capitolo di Üç Harfliler, nella realizzazione del quale viene aiutato in regia da Özgür Bakar e Alper Kivicim. Basato su un fatto di cronaca (stando alle didascalie finali) e immerso in una cultura ovviamente mussulmana, realizza un horror piuttosto contorto ma mai privo di ritmo e caratterizzato da una buona regia. La struttura a sbalzi temporali (dal presente al passato e viceversa) contribuisce a rendere interessante una storia tutto sommato semplice ma che riesce, grazie anche al colpo di scena finale (con le cinque lapidi in vista), a intrattenere piacevolmente. Considerata una produzione sicuramente a basso budget, gli effetti speciali sono piuttosto efficaci anche se prevalgono quelli più semplici. Alla CGI (talvolta invadente), sono preferibili le contorsioni delle possedute, eseguite in maniera estremamente realistica e al limite delle possibilità umane.
Talvolta retorico per l'insieme di elementi horror (non manca nemmeno un esorcismo eseguito all'ombra del Corano), Hablis resta comunque un onesto film dell'orrore in grado, almeno in due o tre circostanze, di fare il suo buon effetto.
Tre lettere, una parola: HORROR
- Üç Harfliler - Serie completa -
(Ordine cronologico)
1- Üç Harfliler: Marid (Arkin Aktaç, 2010)
2- Üç Harfliler 2: Hablis (AA.VV., 2015)
3- Üç Harfliler 3: Karabüyü (Alper Mestçi, 2016)
4- Üç Harfliler 4: Beddua (Alper Mestçi, 2018)
5- Üç Harfliler 5: Adak (Alper Mestçi, 2019)
"Voglio un prete, un rabbino, e un pastore protestante. Voglio scommettere in ogni settore." (Wilson Mizner)
Trailer
F.P. 08/01/2021 - Versione visionata in lingua turca (durata: 96'35")
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