Regia di Fritz Lang vedi scheda film
Più per la storia in sè è doveroso considerare molti fattori quando ci si trova davanti la visione di un film come Metropolis. Il movimento artistico veniva chiamato Espressionismo Tedesco e abbracciava anche il cinema d'autore, ma dobbiamo pensare che Fritz Lang all'epoca ambisse a molto di più.. ed il film infatti ne è una rappresentazione evidente anche di svariati primati che al tempo non si erano mai visti. Non vedo il motivo per cui oggi debba scrivere, tessere le lodi più gratuite e scontate, dilungadomi troppo nel trovare il modo saccente e adeguato per descrivere il film. Non ce ne proprio bisogno. Anzi spulciando nei contenuti speciali ho trovato delle critiche d'epoca che smentiscono i molti giudizi critici positivissimi: “Uno dei peggiori film mai fatti” (Herber George Wells). “Un film retorico, banale, pedante, intriso di romanticismo superato... ma se opponiamo alla storia la fotogenia plastica del film, allora reggerà qualsiasi confronto, ci sconvolgerà come il più bel libro d'immagini mai visto” (Luis Banuel). La grandezza del film quindi va vista in un'ottica diversa e bisogna documentarsi..
La trama: Metropolis è ambientato in una megalopoli del Ventunesimo secolo, Fredersen, un dittatore cinico e capo supremo della città di Metropolis vive e lavora con dedizione all'interno della "Torre di Babele", il suo enorme gigantesco grattacielo. Fredersen ha un figlio di nome Freder abituato ai lussi e agi del giardino pensile. Il numeroso popolo meno ambiente lavora come schiavo in condizioni disumane nelle fabbriche sotterranee per provvedere al benessere della città in superficie. Un giorno il figlio incrocia lo sguardo di Maria, una donna splendida che rapisce il cuore del giovane all'istante, ella predica la calma e la rassegnazione fra la povera gente sperando nella provvidenza. Freder desideroso di conoscere la bella ragazza farà la scoperta della città operaia sotterranea, cercando in secondo tempo di convincere il padre a porre fine allo sfruttamento degli operai, ma il padre autoritario percepisce il pericolo di una sommossa. Tramite una fidata spia tiene sotto controllo la vita e le intenzioni del figlio, e ordina a uno scienziato pazzo la costruzione di un robot dalle sembianze della giovane predicatrice Maria per seminare il panico nel popolo abietto.. Il resto è storia del cinema non devo aggiungere altro.
Non dobbiamo certo stupirci che il film può risultare banale e noiosetto, poco interessante soprattutto ad un pubblico giovanile e non solo.. La pellicola muta realizzata nel lontano 1927 con una colonna sonora ripetitiva che si prolunga senza sosta per tutta la durata del film, mette a dura prova chi non è abituato a un certo tipo di film. Del resto gli anni erano quelli e ci vuole un po' di pazienza e molte visioni (o finirà per annoiare già dai primi minuti), prima di apprezzare appieno il film anche da parte dei presunti esperti.. (questa per me è la verità, non voglio certo nasconderla). Comunque Metropolis resta uno dei primi Kolossal fantascientifici della storia del cinema, costato una cifra folle, realizzato con gli effetti speciali più all'avanguardia del tempo come per esempio il famoso metodo Shufftan. Diventato il primo film della storia tutelato dall'Unesco ovviamente non passa certo inosservato alla vista dei grandi critici cinefili, ma tutto questo non ha grande importanza, in quanto ritengo più che opportuno esprimere una considerazione più che doverosa: se siete degli amanti del cinema "della Domenica". Quelli che dopo una giornata di lavoro accendono la tele guardando la solita serie tv dozzinale su Netflix, magari vista e rivista più volte senza stare a pensarci più del dovuto (e non c'è nulla di sbagliato per carità!). Potete farne anche a meno di un film come Metropolis. Se invece siete degli amanti incalliti della Settima Arte e della sua storia e non avete Metropolis in una qualsiasi forma tattile. Vi consiglio prima di comprarlo. Poi di guardarlo.
7/10
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