Regia di Setsurô Wakamatsu vedi scheda film
Onestamente mi sembra un film didascalico, da documentario divulgativo, arricchito da alcuni aspetti tipici della cultura nipponica, come la gentilezza, l'onore, la dedizione alla causa, che possono far sorridere in Europa e che, invece, sono tratti distintivi della cultura nipponica.
Ma il film è decisamente povero specie se raffrontato - e non si sfugge a questa comparazione - con la miniserie Chernobyl.
Tanto era potente, livida, carica di morte e di tragedia quella serie, quanto scontata, a volte assurdamente tendente al leggero, e superficiale il film in esame.
Certo gli epiloghi delle due tragedie sono totalmente diversi, ma la profondità storica e l'impressionante ricostruzione delle serie costituiscono un benchmark irraggiungile per il modesto Fukushima, in cui si segnala, sul piano artistico, l'interpretazione sempre convincente, di livello e sprecata per questo film di Ken Watanabe.
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