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A che servono gli uomini?

Regia di Antonello Falqui vedi scheda film

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La recensione su A che servono gli uomini?

di mm40
4 stelle

Teo è una donna delusa dagli uomini, profondamente emancipata e femminista convinta, che decide di ricorrere all’inseminazione artificiale. Ma la curiosità di conoscere il donatore è troppo forte: ciò che Teo scoprirà, però, potrebbe non piacerle affatto.

L’incontro fra la commediografa Iaia FIastri e il cantautore Giorgio Gaber dà vita a questa commedia musicale dai risvolti agrodolci e dalle tematiche piuttosto profonde, che è inoltre un pezzo di bravura per Ombretta Colli, moglie di Gaber e a sua volta cantante, nonché attrice. Della regia teatrale si occupa Pietro Garinei, che insieme al sodale Sandro Giovannini ha a lungo lavorato con la Fiastri; di quella televisiva, invece, l’esperto del piccolo schermo Antonello Falqui. Nel cast compaiono anche Pino Quartullo, Patrizia Pellegrino, Marisa Merlini e Stefano Santospago. Due ore e un quarto di musiche e dialoghi incentrati sul tema ampio e multiforme dell’emancipazione femminile: una realtà concreta nel 1988 in cui l’opera esce (mentre questa versione viene girata e pubblicata nel 1989), ma ancora un sogno da realizzare per molti versi. A tratti (la canzone sul bambino fantasticato da Teo, per es.) i toni si fanno un po’ troppo stucchevoli, ma al di là del mestiere innegabile da parte del cast tecnico e artistico questo A che servono gli uomini? rappresenta comunque una visione spassosa e scorrevole. 4,5/10.

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