Regia di Marco Bellocchio vedi scheda film
Marco Bellocchio ancora alle prese con il concetto di autorità simboleggiata dalla figura paterna, travestita in questo caso da istituzione religiosa. Nel nome del padre è un film acre, di esplicita critica fortemente simbolica e grottesca: una bella scossa al meccanismo statico e dogmatico dell'istituzione ecclesiastica (ripeto: istituzione), dal piglio provocante e costretto da quattro mura e un'istruzione retrograda e opprimente.
Nicola Piovani, abbastanza pungente.
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