Anno scolastico '58-'59. Angelo è stato rinchiuso in un collegio di lusso per avere preso a calci e schiaffi suo padre. Anche all'interno dell'istituto il ragazzo resta coerente al suo comportamento: strumentalizza gli amici e induce un compagno ad uccidere la madre isterica e seccatrice. Con un maschera da cane si aggira per le stanze portando in spalla il cadavere di un sacerdote, il professor Matematicus. Angelo riesce ad allestire anche uno spettacolo blasfemo che disgusta gli insegnanti.
Note
Terzo film di Bellocchio fin troppo carico di simboli e metafore, ma con momenti di grande passione derivati dall'ispirazione autobiografica.
Sottovalutato capolavoro di uno dei nostri registi di punta,che quest'anno avrà il Leone d'Oro alla Carriera in quel di Venezia.Per l'occasione,presenterà anche una versione accorciata e restaurata di questo suo film."Nel nome del padre" è una satira anticlericale,anticonformista,profondamente etica e politica,pasoliniana nel contorno e strumentalizzata.Il terzo film del… leggi tutto
Il terzo film di Bellocchio è, come i precedenti Pugni in tasca e La Cina è vicina, un criptico apologo che sonda l'inquietudine moderna partendo dall'istituzione famigliare. Ma se nei primi due lavori era il concetto di fratellanza ad essere al centro della scena, qui il regista emiliano si sofferma sul rapporto padre-figlio e sulle implicazioni religiose che ad esso sono sottese.… leggi tutto
"Tutto quello che è antiscientifico va eliminato....
Ora sei libera! Và in fabbrica!!"
Nell'anno della morte di Pio XII, il Papà che per primo si mostrò indulgente a favore della persecuzione contro la comunità ebraica, ovvero il 1958, giunge in un collegio austero romano il fiero ed esteticamente attraente Angelo Transeunti (Yves…
Teen-movies, quanti ne abbiamo visti! Molti associano il tema esclusivamente alle goliardate un po’ screw del genere American Pie, su cui non ho intenzione in questa sede di esprimere alcun giudizio. Esiste in…
Oggi mio figlio è tornato dalla materna con un regalo per me che mi ha riscaldato il cuore in questo giorno grigio e piovoso. Vorrei condividere questa mia gioia fare gli auguri a tutti per questa meravigliosa…
Nell’anno scolastico 1958-59, subito dopo la morte di Pio XII (evento significativamente accennato in apertura), un ragazzo dal carattere difficile entra in un collegio religioso dove vige contemporaneamente la disciplina più ferrea e il più totale lassismo: vi innesca una ribellione, che però non va nella direzione aspettata. Il meglio del film è la…
Allegorico, denso di metafore, dissacratorio. Questo film di Bellocchio riesce anche a coinvolgere in alcune fasi per quanto sia stata opportuna la revisione fatta dallo stesso Bellocchio in tempi recenti, tesa proprio a sfoltire la grande carica di sottintesi e citazioni presente nel film. Inutile negare che qualche punto morto ci sia ed appesantisca oltremodo la visione. Bravi gli attori.
Bellocchio continua la sua opera di distruzione e dissacrazione della società borghese. Dopo la famiglia de I pugni in tasca, il regista passa qui alla religione ed alle sue istituzioni educative. Con uno stile qui accentuatamente grottesco, ci mostra un collegio retto da monaci, in qui studiano diversi ragazzi della medio-alta borghesia. Tra di loro, un giorno, arriva un giovane intelligente…
Sottovalutato capolavoro di uno dei nostri registi di punta,che quest'anno avrà il Leone d'Oro alla Carriera in quel di Venezia.Per l'occasione,presenterà anche una versione accorciata e restaurata di questo suo film."Nel nome del padre" è una satira anticlericale,anticonformista,profondamente etica e politica,pasoliniana nel contorno e strumentalizzata.Il terzo film del…
E' di queste ore la riedizione di questo film accorciato di vari minute che sarà presentato a Venezia 2011, sono curioso di vederlo nella nuova versione, dato che questa è abbastanza datata e teatrale al massimo. Un figlio diretto de I Pugni in Tasca, un pieno di rabbia ingabbiata in un costruzione teatrale, che come dice l'autore oggi, risente troppo dell'influenza di…
"La scuola è il luogo di formazione e di educazione mediante lo studio, l'acquisizione delle conoscenze e lo sviluppo della coscienza critica". E' l'istituzione sociale responsabile dell'istruzione e dell'educazione…
Il terzo film di Bellocchio è, come i precedenti Pugni in tasca e La Cina è vicina, un criptico apologo che sonda l'inquietudine moderna partendo dall'istituzione famigliare. Ma se nei primi due lavori era il concetto di fratellanza ad essere al centro della scena, qui il regista emiliano si sofferma sul rapporto padre-figlio e sulle implicazioni religiose che ad esso sono sottese.…
Marco Bellocchio ancora alle prese con il concetto di autorità simboleggiata dalla figura paterna, travestita in questo caso da istituzione religiosa. Nel nome del padre è un film acre, di esplicita critica fortemente simbolica e grottesca: una bella scossa al meccanismo statico e dogmatico dell'istituzione ecclesiastica (ripeto: istituzione), dal piglio provocante e costretto…
Anno scolastico 1958-59. In un collegio gestito da preti si fa pratica per diventare bravi cristiani, timorati di Dio e ligi al solo dovere riconosciutogli dalla morale clerico- fascista, quello di obbedire allo status dominante. Ma qualche crepa inizia ad insinuarsi all'interno della calma del collegio. E' il giovane Transeunti ad alzare la posta della rivolta minando dalle fondamenta l'intera…
Con "Nel nome del padre", Bellocchio prosegue con grande coerenza un suo discorso cinematografico cominciato con la critica graffiante dell'istituzione familiare in "I pugni in tasca" e poi in "La Cina è vicina", e concluso con l'ultimo capitolo di un'ideale tetralogia che è "Marcia trionfale", nel quale è messo sotto il microscopio dell'oncologo quel cancro che è…
Il film è del 1971, non del '73. personalmente, lo trovo tra i migliori di Bellocchio, non "appena sufficiente" (migliore almeno de Gli occhi, la bocca). il suo simbolismo sovraccarico, che è in realtà quasi concretismo, lo pone in diretta continuità con il fragoroso esordio di Bellocchio. l'irrisione ridicola a sua volta di un'istituzione opprimente, una delle diverse istituzioni che…
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Commenti (3) vedi tutti
Un grottesco sconclusionato e poco divertente; voto 2
commento di stokaiserBel film “Pasoliniano”, grottesco, visionario e profetico. Voto 8+
commento di FabiousNel Suo piccolo,un Film ben fatto ma pesante da guardare in vari aspetti e passaggi.voto.5.
commento di chribio1