Regia di Pietro Garinei vedi scheda film
Rugantino, delinquentello un po' sbruffone, ama Rosetta, fidanzata di Gnecco. Quando questi viene assassinato, Rugantino decide di assumersi le colpe dell'omicidio, pur non avendolo commesso: non può rinunciare a una simile occasione di vanto, sebbene sappia che ciò che lo attende è il patibolo.
Rappresentazione teatrale in grande stile, con tanto di pubblico in sala e aggiustata appena appena per la trasmissione televisiva, questa versione del Rugantino è nobilitata dalla presenza dell’autore Pietro Garinei come regista, pur mancando (nel senso più letterale possibile: sono tutti nel frattempo deceduti) i coautori Sandro Giovannini, Massimo Franciosa e Pasquale Festa Campanile. Le musiche sono di Armando Trovajoli, altro fiore all’occhiello dell’operazione, e nel cast spiccano i nomi di Valerio Mastandrea, Sabrina Ferilli, Maurizio Mattioli e Simona Marchini; le coreografie sono firmate da Gino Landi. Questa è la seconda versione della commedia musicale messa in scena per la Rai, dopo quella del 1978 in cui erano presenti, tra i tanti, Aldo Fabrizi, Enrico Montesano e Alida Chelli. Due ore e mezza abbondanti di durata: non poco, ma l’alternanza tra azione, dialoghi, musiche e ballo, con buon ritmo e molte battute azzeccate, accorcia un po’ le distanze. Non male gli attori impegnati come cantanti, con menzione particolare – ed è inevitabile – per la Ferilli che canta Roma nun fa’ la stupida stasera. 4/10.
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