Regia di Fritz Lang vedi scheda film
Una telefonista, sconvolta per avere appena ricevuto una lettera con cui il fidanzato le comunica di amare un’altra, accetta l’invito di un dongiovanni e si ritrova in un mare di guai. Versione al femminile dei tipici noir di Lang, con una persona normale che si mette in condizione di commettere (ed è anzi convinta di aver commesso) un omicidio: al posto del Robinson di La donna del ritratto e La strada scarlatta, un’ottima Anne Baxter dall’aria mite per cui non si può non simpatizzare. Il senso di colpa si materializza nei numerosi poliziotti che appaiono all’improvviso mentre si compiono azioni in sé innocenti come bruciare la spazzatura in giardino; a un certo punto sembra addirittura di assistere alla favola di Cenerentola virata in nero, con la ricerca di una donna a cui possa adattarsi una scarpa. Lang, avviandosi verso la fine di una carriera pluridecennale, si diverte ormai a fare il burattinaio, a giocare con gli archetipi, a rimescolare i suoi ingredienti (es. il giornalista che sfida pubblicamente l’assassino anticipa il Dana Andrews di Quando la città dorme) e accompagna per mano i suoi personaggi verso un finale sorridente.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta