Anni dopo una drammatica sparatoria, la tragedia ha segnato le vite di due coppie in maniera molto diversa. Le differenze verranno alla luce durante un drammatico confronto faccia a faccia tra i genitori della vittima e quelli di chi ha sparato.
"Mass" è un dramma intimista che affronta il tema gravoso del "facile" uso delle armi da parte dei giovani. Ma Fran Kranz sceglie di cavalcare il fiume di parole che spiegano la tragedia che ha sconvolto due famiglie, senza affondare i bisturi nel tessuto socio culturale. L'esito rimane interessante, anche se a tratti devia verso il consolatorio.
con mano sicura e accurata Kranz volutamente sceglie di descrivere l'aspetto intimo e personale, soffermandosi più sugli effetti (dolore, rabbia) che non le cause (degrado culturale, accesso alle armi, ecc.), forse un po' perdendosi il contesto generale, correndo quindi il rischio di essere al contempo catartico ma anche autoassolutorio.
Ottimo film, la trama non é elaborata e lo scenario rimane pressoché immutato, non c'è colonna sonora, ma attraverso l'interprtazione drammatica, magistrale degli interpreti, attraverso i loro volti e con i forti dialoghi, il regista (Fran Kranz), raggiunge un risultato spietato e commovente. Tutti gli interpreti (Martha Plimton, Anna Dowd, Jason Isaacs e Reed Birney) ci… leggi tutto
Ottimo film, la trama non é elaborata e lo scenario rimane pressoché immutato, non c'è colonna sonora, ma attraverso l'interprtazione drammatica, magistrale degli interpreti, attraverso i loro volti e con i forti dialoghi, il regista (Fran Kranz), raggiunge un risultato spietato e commovente. Tutti gli interpreti (Martha Plimton, Anna Dowd, Jason Isaacs e Reed Birney) ci…
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"Mass" è un dramma intimista che affronta il tema gravoso del "facile" uso delle armi da parte dei giovani. Ma Fran Kranz sceglie di cavalcare il fiume di parole che spiegano la tragedia che ha sconvolto due famiglie, senza affondare i bisturi nel tessuto socio culturale. L'esito rimane interessante, anche se a tratti devia verso il consolatorio.
commento di Peppe Comunecon mano sicura e accurata Kranz volutamente sceglie di descrivere l'aspetto intimo e personale, soffermandosi più sugli effetti (dolore, rabbia) che non le cause (degrado culturale, accesso alle armi, ecc.), forse un po' perdendosi il contesto generale, correndo quindi il rischio di essere al contempo catartico ma anche autoassolutorio.
commento di giovenosta