Espandi menu
cerca
Fino all'ultimo indizio

Regia di John Lee Hancock vedi scheda film

Recensioni

L'autore

supadany

supadany

Iscritto dal 26 ottobre 2003 Vai al suo profilo
  • Seguaci 406
  • Post 189
  • Recensioni 5880
  • Playlist 118
Mandagli un messaggio
Messaggio inviato!
Messaggio inviato!
chiudi

La recensione su Fino all'ultimo indizio

di supadany
6 stelle

Tra un’autista e un pilota sussiste una differenza sostanziale. Mentre il primo garantisce semplicemente un tragitto tranquillo nel rispetto delle consegne ricevute, il secondo non trascura alcun dettaglio e si assume dei rischi per fare la differenza, ricercando la massima prestazione anche a costo di incappare in un malaugurato incidente di percorso.

Come testimoniano i suoi film precedenti (The Blind side, Saving Mr. Banks, The founder), John Lee Hancock rientra appieno nella prima categoria. Allo stesso modo, Fino all’ultimo indizio ha un’operatività definita e staziona - senza colpo ferire - in piena confort zone, mantenendo il polso della situazione dall’inizio alla fine, ma è troppo disciplinato per materializzare un evidente salto qualitativo o estrarre un coniglio dal cilindro, all’interno di un genere – il thriller – che contempla pattern apodittici, rendendo improbo ogni tentativo di smarcamento.

Il vice sceriffo della Contea di Kern Joe Deacon (Denzel Washington) viene mandato a Los Angeles per espletare un incarico di routine. Il suo orizzonte cambia radicalmente quando Jim Baxter (Rami Malek) richiede il suo aiuto per rintracciare un serial killer che sta gettando nello scompiglio la cittadinanza.

Per diversi motivi, i due verranno coinvolti personalmente dal caso, dovendo fare fronte comune per tentare di venirne a capo.

 

Denzel Washington, Rami Malek

Fino all'ultimo indizio (2021): Denzel Washington, Rami Malek

 

Fino all’ultimo indizio presenta una distinta di elementi che più classica non potrebbe essere, includendo praticamente ogni tipo di situazione che un thriller può sfoggiare, tra scene del crimine ricostruite con piglio certosino e pedinamenti ravvicinati, interrogatori concitati e lunghe indagini, un serial killer fuori di testa e due agenti di diversa estrazione, tra  loro complementari.

Di conseguenza, i parametri determinano una costruzione convenzionale, l’esecuzione non è certo quella di un velocista (le due ore abbondanti di durata travalicano il confine dell’essenzialità), l’individuazione del colpevole non è un fatto centrale (d’altro canto, il nome dell’interprete compare in bella vista nella locandina) e l’attenzione finisce per essere calamitata dai personaggi, dai rapporti che scaturiscono tra di loro e dalle definizioni caratteriali e somatiche forgiate degli interpreti.

Dunque, le personalità disposte in bella mostra sono marcate, tra scheletri nell’armadio, determinazione e fanatismo, la collaborazione tra gli agenti rappresenta un punto focale, esattamente come la loro contrapposizione al serial killer, con una saliente comunione d’intenti e un confronto frontale.

Insomma, lo scenario è apparecchiato – e condizionato - per dare il massimo risalto ai tratteggi forniti dagli interpreti. In questo campo, Rami Malek ha la consueta impostazione e soffre di sovraesposizione mediatica (in ogni profilo, il pensiero torna sempre a Bohemian Rhapsody), così come Jared Leto ricorre nuovamente al trasformismo (vedi, ad esempio, Dallas buyers club e Chapter 27) per delineare un personaggio allucinato, mentre Denzel Washington distacca con margine i colleghi in virtù di un carisma che traspare a chiare lettere in ogni espressione.

 

Denzel Washington, Rami Malek, Jared Leto

Fino all'ultimo indizio (2021): Denzel Washington, Rami Malek, Jared Leto

 

In sostanza, Fino all’ultimo indizio si affida a un modus operandi rifinito per incontrare i desiderata di un’ampia platea e ha una morfologia affine a Seven (il legame tra due poliziotti diversi tra loro per esperienza e radici, un killer provocatorio, un incontro cruciale nel deserto e altri particolari che non voglio rivelare giacché finirebbero direttamente in area spoiler). Dispone di solidi contributi tecnici, per quanto il montaggio denoti più di una criticità, scartabella il repertorio del genere in totale sicurezza, non cade in sbandamenti irrecuperabili ma è anche tremendamente piano, talvolta flemmatico, ravvivato da brevi impulsi e sostenuto dai suoi interpreti.

Compilativo.

Ti è stata utile questa recensione? Utile per Per te?

Commenta

Avatar utente

Per poter commentare occorre aver fatto login.
Se non sei ancora iscritto Registrati