Regia di John Lee Hancock vedi scheda film
Sicuramente un cast di livello notevole e un film che si lascia vedere, ma che non è memorabile ed alla fine lascia insoddisfatti. Il plot non è originale ed il film, specie nella parte iniziale, scorre lentamente. Il non lieto fine è, comunque, una nota di merito. Dunque, una storia vista, ma solida. Il viaggiare in auto per lunghe miglia nelle sconfinate highways americane (il che è stato da me vissuto e molto apprezzato anni fa) è il comun denominatore dei personaggi principali (ossia il detective e il sospettato). Su tutto il film aleggia il mistero che avvolge la figura dell'ex detective impersonato da Denzel Washington (Deke), bruciato dal passato e su cui incombe una colpa terribile nota ai personaggi e che si svela poco a poco. Questo mistero e l'acume di Deke affascinano il detective incaricato impersonato da un magrissimo, nervoso e visivamente fragile Rami Malek (Jim Baxter) lontanissimo dal vivace e caleidoscopico ruolo, che gli è valso un meritato premio Oscar.
Il personaggio che, per me, è più riuscito è quello impersonato dall'eccezionale e trasformista Jared Leto (Albert Sparma), che ancora una volta riesce ad aderire perfettamente ad un folle personaggio, odioso, viscido e ripugnante.
E poi Denzel Washington, sempre bravo, ma imbolsito, invecchiato, con una dentatura fin troppo luccicante: la sua bravura è fuori discussione e anche questa volta riesce a definire i contorni di un uomo travolto dai suoi errori e dal dolore: un detective bravo ed una persona perbene, che ha sbagliato e che porta il peso del rimorso.
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