Regia di Aleksandr Sokurov vedi scheda film
Una risata ti seppellirà. Il senso del film di Sokurov sta nella massima anarchica più famosa con la sua descrizione-distruzione del potere. Potere ridicolizzato che ha perso ogni traccia di dignità e di autorevolezza. Potere denudato nel vero senso della parola, grottesco nei discorsi che gli altri ascoltano per pura sottomissione. Il cinema questo deve fare con i tiranni, deve mostrarci l'osceno il non-visto, Hitler che balla come un idiota e la sua fisicità vista sempre e solo come posa militare diventa inguardabile perchè mai vista Nessun rispetto è dovuto ai tiranni, l'arte ne deve descrivere le stupidità, le piccolezze e le ipocondrie non avendo paura di andare oltre la Storia.
Andare oltre la Storia significa conoscerla, il film del nostro supera e sovrasta LA CADUTA , chè nel suo voler essere particolare non riesce ad uscire dal bunker, l'esterno sembra ignorato e l'interno assume una dignità tragica eccessiva, qui invece la nebbia non ostruisce la vista, il messaggio è universale. Sokurov ci fà riflettere sullo smascheramento del potere, della sua tragicità ormai acquisita e della sua autorevolezza ormai perduta se appunto se ne conosce la storia. Adi è un uomo come gli altri, balla goffamente, fà i suoi bisogni, quando si denuda è grasso, si esalta come un bambino con i filmati della propaganda, sa che comandare è meglio di quella altra cosa e delira parlando di mosche, di ortiche ucraine e canneti russi. La riflessione di Sokurov distrugge il potere descrivendolo come il processo mentale di surreale distacco dalla realtà dove non si ha nemmeno la dignità di ricordare il nome del campo di concentramento più famoso della Polonia.
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