Regia di Trey Parker vedi scheda film
Più che un vero e proprio film, una sorta di versione "extended" di una puntata di "South Park", con l'aggiunta delle inevitabili (almeno per gli americani, da sempre ossessionati dai musical) canzoncine (alcune davvero esilaranti, altre francamente evitabili) che, dalle "Silly Simphonies" in poi, sembrano essere il complemento indispensabile di qualsiasi cartone animato statunitense (anche se molto sui generis come quello di Matt Parker e Trey Stone). Come è fin troppo ovvio, "South Park il film" non è un prodotto adatto a qualsiasi palato: ci sono tutti gli elementi della serie animata (o meglio: delle primissime stagioni della serie, sull'argomento ci torneremo) che possono quantomeno sconcertare chi non è avvezzo alle atmosfere della saga ideata della coppia Parker & Stone: umorismo sulfureo, scorrettezza politica estrema, volgarità assortite, pesantissime allusioni sessuali, tutto spinto all'eccesso ma mai gratuito e sempre finalizzato ad una satira, ferocissima ma davvero lucida ed intelligente, di una società americana allo sbando, dominata dall'ignoranza, dall'ipocrisia, dal bigottismo e dal culto ossessivo della violenza. La crociata intrapresa nel film dalle "madri anti-Canada" nei confronti della comicità a base di peti e parolacce della coppia comica canadese Terrence and Philip (Trombino e Pompadour, nella versione italiana), accusati di traviare i bambini americani, nonostante che la visione dei loro film sia esplicitamente interdetta ai minori, non è altro, in maniera evidente, che la metafora dei tanti attacchi subiti proprio dagli autori di South Park per la loro serie animata, da parte degl'inevitabili genitori perbenisti (anche loro dimentichi del fatto che, sebbene si tratti di un cartone animato, NON si può certo considerare un prodotto per bambini). Certo, trattandosi di Matt Parker e Trey Stone, è bene aspettarsi di tutto dal loro lungometraggio, compresi una canzoncina composta esclusivamente di parolacce, Satana innamorato e schiavo sessuale di un crudelissimo Saddam Hussein o la comparsa (a mo' di improbabile deus ex machina) di un (o una? Boh) clitoride gigante. In buona sostanza, ci sono davvero tutti gli elementi per divertire l'appassionato della saga di South Park e per indispettire qualsiasi benpensante (complemento indispensabile, peraltro, per il divertimento dell'appassionato di cui sopra). Il mio unico motivo di perplessità, che m'impedisce di assegnare le quattro stelle al film, è che trovo che la pellicola sia precocemente invecchiata. Il film, infatti, è uscito nel '99, soli due anni dopo l'esordio del cartone animato che, caso più unico che raro, con il passare del tempo, trovo che migliori costantemente e in maniera davvero enusiasmante: le ultime annate, infatti, sono semplicemente strepitose, fantasiose, intelligenti, dannatamente divertenti, arricchite in ruoli chiave da personaggi esilaranti come Butters e realizzate tecnicamente in maniera stupenda... dei veri e propri piccoli capolavori nei confronti dei quali "South Park il film" non regge minimamente il confronto, risultando datato anche nella satira, molto legata al periodo storico (all'epoca Saddam era "il grande nemico dell'America", oggi è solo un pallido ricordo, eclissato dagli spettri di Al-Qaeda e dell'11 settembre). In definitiva un buon lungometraggio, divertente per qualsiasi appassionato di South Park, ostico o addirittura repellente per chiunque altro, ma molto inferiore, a mio modo di vedere, per qualità complessiva, rispetto alle bellssime ultime annate della serie animata: voto sufficiente.
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