Regia di Rob Minkoff vedi scheda film
Effetti e affetti speciali. Sono le nuove frontiere della tecnologia digitale a rendere plausibile una economia familiare in cui un padre, una madre e un bambino accolgono con amore e semplicità un figlio adottivo eccezionale: un topolino educato e colto, simpatico e tenero. Intrattenimento morale sulla tolleranza e sull‘amore tra le pareti domestiche, il film elabora lo stupore candido delle fiabe postmoderne. Un candore che non è banale innocenza. Infatti, scritto da due specialisti di visioni infantili come l‘autore del libro, E.B. White, e lo sceneggiatore de “Il sesto senso” (M. Night Shyamalan), la pellicola è anche una riflessione, allestita con sapienza e con un ottimismo alla Capra, sugli attori che recitano con il vuoto e con un fuoricampo annullati dalle possibilità del computer. I duetti tra Stuart e il gatto di casa, il complotto dei mici di strada, il coro dei parenti stretti dei Little incantano e divertono.
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