Regia di Carlo Fusco vedi scheda film
Girato al Passo del Tonale, ma dal taglio internazionale per impropria intromissione di personaggi dalle eterogenee etnìe. Un film senza capo né coda, che tradisce una totale carenza di mezzi e idee. Quasi inguardabile benché corto.
Trento (Italia). All' Hotel Cielo Blu si stabilizza un albanese evaso dal manicomio (Sokol Martin Pepkolaj). Ossessionato dall'aver vissuto un rapporto materno assai contrastato, l'uomo accoglie diversi ospiti - con il pretesto di offrire alloggio gratuito - ignari di finire al centro delle sue manie pervese e omicide. Così Francesco, Melina, Ieva, Ludovica ed Eleonora per differenti motivi, accettano l'invito. Intanto uno psicologo, anche agente di polizia (!), si mette sulle tracce del killer.
Inenarrabile pastrocchio senza capo né coda, con personaggi dai profili psicologici nemmeno abbozzati. Incongruenze su incongruenze (la svolta finale circa la proprietà dell'Hotel contrasta con il tardivo intervento dello psicologo), con un montaggio che salta senza logica da una scena all'altra, senza che il film possa contare su una storia, del tutto assente alla base. Non si capisce ad esempio cosa ci faccia una coppia composta da una rumena e un americano nel nostro paese, con lei in fuga in un hotel al Passo del Tonale. Nè perché un albanese in Italia parli inglese e le sue interlocutrici rispondano in italiano.
Carlo Fusco, produttore, attore (debutta nella soap opera Incantesimo 3), regista e quant'altro previsto nelle attività in ambito cinematografico, non si deve essere sforzato più di tanto nello scrivere la sceneggiatura, arrivando persino a dare ai protagonisti i nomi degli attori! Essendo poi riuscito a convolgere nel finanziamento qualche americano, ecco che Dirty fears (di paura, nel film, ovviamente non c'è nemmeno l'ombra) assume l'aspetto - a specchietto per allodole - di un horror USA, grazie anche a un manifesto assolutamente fasullo. Il budget stimato attorno ai 400.000 dollari lascia perplessi su come siano stati spesi, essendo del tutto assente ogni effetto speciale. L'attore (veramente albanese) Sokol Martin Pepkolaj fa quel che può, difende ad oltranza il film (vedere la sua valutazione 10/10 su imdb) ma gli 83 minuti spesi nella visione di questa cosa sono decisamente a fondo perduto.
"Non è possibile essere una madre perfetta. Ma ci sono milioni di modi per essere una buona madre." (Jill Churchill)
Trailer
F.P. 06/03/2021 - Versione visionata in lingua inglese, italiano e rumeno (durata: 83'43")
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