Regia di Edmo Fenoglio vedi scheda film
Beatrice scopre la tresca fra suo marito e la giovane moglie di Ciampa, uomo avanti con gli anni e segretamente rassegnato a quell’infedeltà di cui apertamente nega l’esistenza. Beatrice però non intende fare lo stesso, anzi: vuole denunciare pubblicamente quella relazione adulterina.
Questa è la prima delle tre versioni prodotte nel giro di quindici anni dalla Rai del classico pirandelliano Il berretto a sonagli; per la completezza, nel 1981 toccherà a Eduardo De Filippo e alla sua compagnia metterne in scena una seconda trasposizione, mentre la terza arriverà quattro anni più tardi per la regia di Luigi Squarzina. Qui dietro la macchina da presa c’è il meno noto, ma ugualmente esperto Edmo Fenoglio, già regista di film televisivi da un decennio e in particolare avvezzo alle riduzioni di classici della letteratura; la fedeltà nei confronti del testo di partenza è alta, ma i movimenti di macchina e il montaggio cercano di conferire maggior ritmo e più vivacità alla visione, distanziandola per quanto possibile dalla rappresentazione teatrale. Fanno la differenza, naturalmente, anche gli interpreti, Salvo Randone in testa a tutti; nel cast compaiono inoltre Wanda Capodaglio, Elsa Merlini, Olimpia Carlisi, Stefano Satta Flores, Anita Laurenzi, Silvio Spaccesi e Italia Marchesini. Cento minuti circa di durata, colori vivaci nella fotografia di Guido Caracciolo. 4,5/10.
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