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Regia di Yannis Economides vedi scheda film

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La recensione su Matchbox

di mm40
3 stelle

Atene, estate. In un caldo pomeriggio scoppia una violenta lite fra tre delinquenti soci in affari, nell’appartamento di uno di essi. Da questa lite ne scaturirà un’altra, e un’altra ancora, travolgendo altri personaggi in un climax di rabbia e aggressività.

In greco Spirtokouto significa ‘scatola di fiammiferi’ ed effettivamente pochi altri titoli potrebbero essere altrettanto adeguati per questa pellicola, che rappresenta il debutto di Yannis Economides nel lungometraggio a soggetto. I fiammiferi sono pronti a prendere fuoco nella torrida estate ateniese, e sono i personaggi – a loro modo sgangherati, poveri cristi senza arte né parte, antieroi fatti e finiti – del film; l’idea alla base di Spirtokouto è una sola, semplice, affascinante e indiscutibilmente folle: girare una storia di ottanta minuti di durata nella quale si vede solo gente sudata che litiga. Litiga per motivi più o meno seri, più o meno sensati, più o meno pretestuosi: la violenza verbale e l’aggressività degli interlocutori comincia fin dai primi istanti a decollare, per non fermarsi più fino all’implosione del finale. La metafora è sufficientemente chiara, la nostra vita quotidiana è un susseguirsi di battaglie tra poveri in un mare di odio superfluo, generato come per abitudine, quasi sovrappensiero, con noncuranza; lo stress dello spettatore che esce dalla visione di Spirtokouto è pari a quello del protagonista Dimitris, stempiatura, fondi di bottiglia davanti agli occhi e pancia da bevitore di birra sapientemente rivestita da una dozzinale canottiera che ne esalta il petto oltremodo villoso: una macchietta di Ciprì e Maresco, sostanzialmente. I fermo immagine e l’uso in certi momenti del bianco e nero, peraltro, confermano in Economides una tendenza verso un cinema ‘eretico’ e sperimentale, per quanto a conti fatti di Spirtokouto rimangano impresse solamente le urla e gli insulti pesantissimi rivolti da un personaggio all’altro. Sceneggiatura del regista e di Lenia Spiropoulou; interpreti centrali: Errikos Litsis, Eleni Kokkidou, Costas Xikominos, Giannis Voulgarakis, Angeliki Papoulia. 3/10.

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