Regia di Yannis Economides vedi scheda film
Atene, estate. In un caldo pomeriggio scoppia una violenta lite fra tre delinquenti soci in affari, nell’appartamento di uno di essi. Da questa lite ne scaturirà un’altra, e un’altra ancora, travolgendo altri personaggi in un climax di rabbia e aggressività.
In greco Spirtokouto significa ‘scatola di fiammiferi’ ed effettivamente pochi altri titoli potrebbero essere altrettanto adeguati per questa pellicola, che rappresenta il debutto di Yannis Economides nel lungometraggio a soggetto. I fiammiferi sono pronti a prendere fuoco nella torrida estate ateniese, e sono i personaggi – a loro modo sgangherati, poveri cristi senza arte né parte, antieroi fatti e finiti – del film; l’idea alla base di Spirtokouto è una sola, semplice, affascinante e indiscutibilmente folle: girare una storia di ottanta minuti di durata nella quale si vede solo gente sudata che litiga. Litiga per motivi più o meno seri, più o meno sensati, più o meno pretestuosi: la violenza verbale e l’aggressività degli interlocutori comincia fin dai primi istanti a decollare, per non fermarsi più fino all’implosione del finale. La metafora è sufficientemente chiara, la nostra vita quotidiana è un susseguirsi di battaglie tra poveri in un mare di odio superfluo, generato come per abitudine, quasi sovrappensiero, con noncuranza; lo stress dello spettatore che esce dalla visione di Spirtokouto è pari a quello del protagonista Dimitris, stempiatura, fondi di bottiglia davanti agli occhi e pancia da bevitore di birra sapientemente rivestita da una dozzinale canottiera che ne esalta il petto oltremodo villoso: una macchietta di Ciprì e Maresco, sostanzialmente. I fermo immagine e l’uso in certi momenti del bianco e nero, peraltro, confermano in Economides una tendenza verso un cinema ‘eretico’ e sperimentale, per quanto a conti fatti di Spirtokouto rimangano impresse solamente le urla e gli insulti pesantissimi rivolti da un personaggio all’altro. Sceneggiatura del regista e di Lenia Spiropoulou; interpreti centrali: Errikos Litsis, Eleni Kokkidou, Costas Xikominos, Giannis Voulgarakis, Angeliki Papoulia. 3/10.
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