Regia di Jay Karas, Demetri Martin vedi scheda film
Un po’ di musica, qualche disegno e una solida base di stand up comedy: ritorna in scena Demetri Martin con uno spettacolo incentrato sul suo fastidioso eccesso di sovrappensieri.
Come stand up comedian Demetri Martin è abbastanza atipico: non lavora granché sulla mimica, non parla quasi mai di sé stesso e delle sue esperienze quotidiane, non mira neppure a dare un giudizio o una morale sui massimi sistemi; eppure, basando pressoché interamente il suo lavoro sulle parole e sul loro uso spesso improprio o semplicemente deviato, la comicità di Martin fa riflettere, eccome. Oltre alle battute verbali, poi, il comico di origine greca sfodera ottime capacità come disegnatore – tant’è vero che ha pubblicato vari libri in tale veste – e discrete anche come musicista, tutte caratteristiche che rendono un suo spettacolo variopinto e multiforme. Come è anche questo The overthinker, incentrato su un flusso di pensieri inarrestabile al punto che spesso lo stesso Martin interviene in voce off a completare o commentare la sua performance sullo schermo; la voce esterna peraltro mantiene (probabilmente in modo volontario) il tono riconoscibilmente piatto e privo di accenti che l’ha resa famosa doppiando il personaggio di Ice Bear nel cartone animato We bare bears (Siamo solo orsi, in Italia). Un’ora tonda di durata; qualche battuta e qualche disegno erano stati già sentiti e visti nello show televisivo Important things with DM, andato in onda tra il 2009 e il 2010. 6/10.
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