Regia di Stefano Sardo vedi scheda film
Una coppia di romani sulla quarantina, che convive da quindici anni e non ha figli, decide di separarsi. Ma lo fa in maniera anomala: rimanendo sotto lo stesso tetto. Tra precarietà lavorativa (lui sbarca il lunario come cantante, lei facendo l'attrice di spot pubblicitari), revival con qualche ex, avventure fugaci e ripensamenti, dovranno prendere una decisione.
In tempi di amore liquido vanno moltiplicandosi i film che raccontano la caducità delle relazioni sentimentali, sempre più esposte alle turbolenze della precarietà esistenziale. È sullo stesso solco di film come Succede, Ricordi?, Amori che non sanno stare al mondo, Nessuno si salva da solo, Alaska e Tutti i santi giorni (per rimanere al cinema di casa nostra) che si colloca anche l'opera seconda di Stefano Sardo. Lo sguardo del regista sembra concentrato sul farsi e disfarsi della relazione, entra in sintonia con le intermittenze del cuore, mette a fuoco lo stato di adolescenza permanente dei due protagonisti e della loro combriccola senza concedere granché a qualche momento emotivamente più vibrante e accompagnando l'intero film con una colonna sonora (di Andrea Bergesio e Valentina Gaia, quest'ultima co-autrice della sceneggiatura con il regista) tanto straripante quanto fastidiosa.
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