Regia di Silvio Soldini vedi scheda film
Una commedia leggera, ma non banale. Soldini sonda l'animo di una donna profondamente infelice che ha bisogno di ritrovare se stessa per tornare a sorridere. E così da essere la solita impacciata, Rosalba diventa dapprima intraprendente (rinunciando al ritorno a casa per seguire il proprio istinto e vedere Venezia) e poi ritrova il proprio passato e la propria felicità. Dietro un tango cantato con Fernando e un ballo con lo stesso scopre di essere innamorata dell'uomo che le è stato più vicino nel momento della svolta e della presa di coscienza delle proprie necessità. In un percorso così importante, dove i tulipani sono protagonisti nel titolo e nei petali che cadono mentre il pane è la bontà dei protagonisti (Rosalba e Fernando, ma anche Grazia e Costantino), non mancano anche scene di spiccato umorismo. Protagonista il buon sentimento, il lieto fine con Soldini sembra sempre garantito! L'unica regola (presente anche in "Brucio nel vento", tra l'altro) è seguire il proprio istinto e credere ciecamente nei propri sogni.
Bellissima la colonna sonora. Indimenticabili le musiche alla fisarmonica, brutta la canzone cantata che ballano insieme la Maglietta e Ganz, ma funzionale perchè nel paradosso della bruttezza di quella canzone nasce un amore. Stupendo il tango di chiusura del film. Colonna sonora adeguata.
Bella la sua parte, dà un tocco di comicità in più, anche se un po' macchiettistica. Ma il personaggio è prodigo alla fine di buoni sentimenti verso una madre apprensiva e la donna della sua vita. Ed è proprio questo che lo rende simpatico, con la sua naturale ingenuità!
Fernando è una figura emblematica. Avvolto dal mistero, passionale e gentile, disponibile, ma più volte valuta il suicidio e Ganz è bravissimo nel dare spessore a questo personaggio che sul limite della vita trova un nuovo motivo. E di fronte all'ultimo sconforto trova la forza di non arrendersi e continuare a credere nel proprio sogno.
Sicuramente, grazie alla parte che gli offre Soldini, l'attrice di spicco che ha più spazio per esprimere le proprie qualità, alla fisarmonica è bellissima, quando corre per strada con la stravaganza di togliersi e perdere poi le scarpe per seminare lo pseudo-detective è irresistibile, ma la Maglietta dà al suo personaggio lo spessore delle proprie incertezze, delle proprie necessità ignorate e la stravaganza dell'inseguimento di un sogno indefinito, ma leggero e felice. Bravissima in questa doppia parte di donna in crisi, ma allegra e leggera! Espressività del viso incisiva come un'impronta!
Soldini dirige meravigliosamente questo film. La telecamera inizia a Paestum scoprendo un gruppo di persone che ascolta per lo più annoiata le nozioni di una guida turistica per arrivare a fotografare meravigliosamente la Maglietta mentre suona la fisarmonica e i petali dei tulipani che cadono, incessantemente, inesorabilmente, cadono e curiosamente quando cadono fanno rumore!
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