Regia di Silvio Soldini vedi scheda film
Che film farebbe Aki Kaurismaki se fosse nato in Italia? Pane e tulipani è una discreta esemplificazione di una possibile risposta a tale bizzarra domanda; un concentrato di melanconia, ansia di (non) vivere e di perpetua ricerca di un vano cambiamento nella propria misera esistenza; e l'unico cambiamento possibile sta, come appunto nel cinema del Maestro finlandese, nel viaggio. In questo senso, Pane e tulipani è un raccontino dalla non trascurabile profondità, ma che purtroppo ha il fondamentale difetto di arenarsi di continuo nei tic, nelle gag stereotipate, nelle buffonaggini (nel senso più neutro del termine) della commedia, tutto materiale che da sempre è nel dna artistico italiano. Da Soldini, certo, non ci si poteva aspettare una simile svolta virata al sorriso, ma a osservare bene i contenuti dei suoi precedenti lavori non trattavano tematiche poi così distanti: la fuga dalla quotidianità, l'incontro con nuove realtà e nuove persone, il concetto di straniero, etc. Il lieto fine qui è d'obbligo, chiaramente, e non rovina affatto - nel suo dolciastro un po' scontato - l'opera; nonostante la bravura della protagonista Licia Maglietta, è impressionante la tenuta sullo schermo di Bruno Ganz, in un ruolo peraltro piuttosto complicato (nè serio, nè comico). Catania e Battiston, pur bravi, sono invece gli elementi di maggior disturbo nella storia: l'eccesso di comico che pervade i loro personaggi smorza di netto l'impatto 'esistenziale' di cui sopra; ma questa è ovviamente una scelta di sceneggiatura, firmata dal regista e da Doriana Leondeff. Particina anche per Felice Andreasi, ottimo, e per Marina Massironi, capace come elemento comico ma qui piuttosto fuori luogo e continuamente visibilmente spaesata. 9 Nastri d'argento e 5 David (alla Massironi arriveranno curiosamente entrambi ma in un'annata, quella del 2000, in cui realmente il cinema italiano non produsse alcunchè di significativo). 5,5/10.
Una casalinga pescarese viene per errore dimenticata a Paestum dal pullman su cui viaggiava; la donna si fa dare un passaggio che la porterà però a Venezia. Qui deciderà di rimanere, quantomeno per qualche giorno, per ritrovare l'entusiasmo ormai spento nella sua vita. Ma il marito ha già messo sulle sue tracce un detective.
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