Regia di Silvio Soldini vedi scheda film
non l'avevo trovato eccelso all'epoca(gli preferisco agata e la tempesta) e l'ho trovato mediocre adesso. appartiene a quei film che vorrebbero indicare nella fuga dalla routine la guarigione di tutti i mali. una casalinga abbastanza media è talmente media che viene dimenticata all'autogrill da tutta la comitiva in gita con le fantozziane e famigerate vendite di pentolame sul pullman. magari alla fine di una tremenda gita si è talmente stanchi che dimenticarsi un'amica, una moglie o perchè no, una madre nell'autogrill è più che probabile. fatto sta che la nostra donnina fa di questa sbadataggine una follia. non rimane ad aspettare all'autogrill e di passaggio in passaggio arriva a venezia. perchè venezia?... perchè venezia è il sogno di mezza italia. e chi non c'è mai stato sogna prima o poi di visitarla. tutto corretto. poi da qui la nostra donnina, si costruisce una vita alternativa alla sua con buona pace del marito incazzoso e burinazzo e dei figli con la testa altrove. tutti sembra che stiano bene, a parte il marito incazzoso e fedifrago(un solito ottimo catania) che nell'esaminare una domanda di assunzione, spedisce il mal capitato bamboccione in cerca di possibilità alle calcagna della moglie in vesti di improvvisato investigatore. è vero che il tutto funge da favolina dove tutto sorride al pubblico, perfino le pantegane dei canali puzzolenti della laguna, ma qui a furia di sorridere al pubblico, viene voglia di prendere a schiaffoni la donnina, a calci in bocca la massironi che non mi è mai stata particolarmente simpatica(anche se in due partite non se la cavava male) e passa pure la voglia di andare a visitare la bella venezia. la maglietta è carinissima nella sua solarmente meridionale naivitè, battiston è già un ottimo battiston e bruno ganz si cimenta in un personaggio che parla un'improbabile, quanto fascinoso e forbito italiano. dovrei essere contento e invece sono solo annoiato.
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