Regia di Mauro Bolognini vedi scheda film
Libera trasposizione del romanzo breve di Mario Pratesi L’eredità (1889): protagonista diventa l’irrequieto personaggio di Belmondo, che non ha l’animo del contadino e, trasferitosi in città a lavorare dallo zio vinaio, cede alle lusinghe di una prostituta e inizia a sottrarre soldi alla cassa. Lui finirà male, mentre gli adulti (padre e zio) si scanneranno per il possesso del podere di famiglia e vincerà il peggiore (cioè la laida convivente dello zio). Risalta lo squallore morale di quasi tutti i personaggi, ossessionati dal denaro e dal possesso della terra; Belmondo non è uno stinco di santo, ma in confronto agli altri appare quasi innocente con la sua ingenua passione per una donna indegna e il suo vago ribellismo. Bolognini produce uno dei suoi risultati migliori.
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