Amerigo, figlio di Stefano, si reca a Firenze a lavorare nella bottega dello zio Nando. In una casa d'appuntamento conosce e si innamora di Bianca. Per racimolare i soldi necessari per continuare a vederla, Amerigo non si fa scrupolo di rubare soldi allo zio. Il ragazzo, colto sul fatto, viene cacciato di casa ed è costretto a tornare a casa. Ma il padre non vuole sentire ragioni e lo riaccompagna a Firenze. Cacciato ancora una volta dallo zio, Amerigo, che continua a vedere Bianca, viene accoltellato da un amico della donna.
Note
Bolognini trae ispirazione dal romanzo di Mario Pratesi. Il film ottenne due Nastri d'argento nel 1962. Uno degli esiti più raffinati del suo talento di illustratore.
Dramma familiare dell'avidità e romanzo d'amore tra i bellissimi Belmondo e Cardinale: Bolognini firma una messinscena di splendida raffinatezza che va a coprire qualche squilibrio narrativo. Voto: 7,666.
In genere un bel film lo vado a rivedere…questo no.L'ho trovato alquanto noioso.Nessun scossone,molta monotomia ,ho dovuto andare a leggere la trama per capire la scena finale…salvo solo la bellezza della Cardinale.
Non ho trovato "La viaccia" particolarmente coinvolgente, forse perchè non riesco a vivere la tematica rurale al centro della vicenda. Diretto bene, comunque, e, soprattutto, recitato benissimo.
La Viaccia, il podere di campagna dei Casamonti, è la terra che, nel contempo, nutre e rovina la famiglia, spezzando le ossa a chi la lavora, e circondando di invidia chi la possiede. Ribellarsi a questo stato di cose, allontanandosi e rinunciando alla propria parte, non significa soltanto infrangere una tradizione, ma anche indebolire un assetto sociale basato sulla continuità,… leggi tutto
Tutto nasce dall’eredità e dal fatto che i proletari sono ricchi appunto solo di figli. Quando muore l’anziano capofamiglia ognuno reclama la sua parte, la volontà del morente è pero quella di tenerla unita consegnandola ad un solo figlio. Alla fine il figlio scelto resterà alla Viaccia ma solo per lavorarci, la proprietà passerà al fratello,… leggi tutto
Tutto nasce dall’eredità e dal fatto che i proletari sono ricchi appunto solo di figli. Quando muore l’anziano capofamiglia ognuno reclama la sua parte, la volontà del morente è pero quella di tenerla unita consegnandola ad un solo figlio. Alla fine il figlio scelto resterà alla Viaccia ma solo per lavorarci, la proprietà passerà al fratello,…
La recente scomparsa del protagonista Jean Paul Belmondo è stata la triste occasione per guardare quest'opera del nostro bravo regista Mauro Bolognini, di cui già mi ero riproposto di vedere altri lavori oltre al magnifico Il Bell'Antonio.
La Viaccia, tratto dal romanzo L'eredità di Mario Pratesi, è presente su Amazon Prime Video in una…
Buon film di Mauro Bolognini.
Come spesso accadeva (nella produzione del regista pistoiese) tratto da un romanzo in questo caso di Mario Pratesi.
Ambientato nell'ottocento vede come protagonisti la coppia Jean Paul Belmondo e Claudia Cardinale(entrambi doppiati da Giancarlo Sbragia e Rita Savagnone), da Pietro Germi in veste di attore(nel ruolo del padre del protagonista doppiato da Fosco…
Post ironico, ovviamente caustico, moderatamente icastico, sperabilmente estatico
Ordunque, ordunque.
Una grave tragedia ha colpito il nostro fragile mondo (non so dire, però, in quanti se ne…
Il film racconta un'amara vicenda di avidità, di impotenza, di amore mancato, e in sostanza di frustrazione. Il pessimismo del regista regna sovrano su personaggi e situazioni. I primi non muoiono, ma crepano, pensando solo al denaro e maledicendo tutti. Sulla sorte del protagonista restiamo nel dubbio, ma il pessimismo di prima non può non influenzare le ipotesi. Lo zio, la…
Film complesso e drammatico nella Firenze di fine '800. Parla di un pezzo di terreno (la viaccia) conteso da un'intera famiglia, che vediamo sperare nella morte dei parenti senza alcun sentimento per accaparrarsi l'eredità. Un film un pò noioso nella parte centrale, ma molto diretto. Parte centrale dove il giovane Amerigo va a lavorare a Firenze in città (lui campagnolo doc)…
So che mi farò dei nemici ma non ho l’età per farmi ‘catturare’ dall’illustratore Bolognini, ho però l’età per ricordare che dal Bell’Antonio alla Villa del Venerdì, il regista in odore di repêchage…
La Viaccia, il podere di campagna dei Casamonti, è la terra che, nel contempo, nutre e rovina la famiglia, spezzando le ossa a chi la lavora, e circondando di invidia chi la possiede. Ribellarsi a questo stato di cose, allontanandosi e rinunciando alla propria parte, non significa soltanto infrangere una tradizione, ma anche indebolire un assetto sociale basato sulla continuità,…
Un vero grande film, un Bolognini spesso sottovalutato dalla critica, ma che qui, e non solo, dà un schiaffo forte ai suoi detrattori, e che non rinunciando mai ai suoi contributi estetici, per cui è stato spesso preso di mira, e messo in minoranza le sue qualità artistiche. Un volto su cui Cristaldi puntava moltissimo, la Cardinale, anche se qui produce Alfredo Bini…
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Commenti (5) vedi tutti
I contadini e le loro questioni di terra, di una proprietà che non si può dividere ma che deve dividere la famiglia.
leggi la recensione completa di tafoDramma familiare dell'avidità e romanzo d'amore tra i bellissimi Belmondo e Cardinale: Bolognini firma una messinscena di splendida raffinatezza che va a coprire qualche squilibrio narrativo. Voto: 7,666.
leggi la recensione completa di port crosIn genere un bel film lo vado a rivedere…questo no.L'ho trovato alquanto noioso.Nessun scossone,molta monotomia ,ho dovuto andare a leggere la trama per capire la scena finale…salvo solo la bellezza della Cardinale.
commento di Ramses72Non ho trovato "La viaccia" particolarmente coinvolgente, forse perchè non riesco a vivere la tematica rurale al centro della vicenda. Diretto bene, comunque, e, soprattutto, recitato benissimo.
commento di barryegan983Un intenso dramma con due interpreti in grande forma.
commento di IGLI