Regia di Martin Ritt vedi scheda film
Pietra miliare del genere spionistico, all'altezza della sua fama.
A ragione, un cult del genere spionistico caratterizzato da atmosfere noir, ben sintonizzate con le psicologie dei personaggi su cui spicca un titanico Richard Burton. Come spesso accade, nelle spy story, in certi frangenti è difficile capire dove stiano i buoni e dove i cattivi, dove inizi il contro-spionaggio e finisca lo spionaggio ma qui, più che altrove, il regista eviterà di inserire troppi nomi, sigle e cambi direzionali per lasciare allo spettatore una parvenza di lucidità, bruscamente stravolta nello spiazzante finale. Ritmo non sempre alto, Burton estremamente intenso e dialoghi ottimi. Da vedere.
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