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La spia che venne dal freddo

Regia di Martin Ritt vedi scheda film

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Ted_Bundy1979

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La recensione su La spia che venne dal freddo

di Ted_Bundy1979
8 stelle

Mirabile pellicola di Martin Ritt su di un uomo amareggiato dedito soltanto ad una (im)possibile riaffermazione personale, all'interno di un mondo come quello dell'MI6 e dello scontro/confronto di doppi e tripli giochi con l'Hauptverwaltung Aufklarung della DDR, che non offre sconti e colpisce solamente duro, per primo proprio in ogni rapporto personale e affettivo. E nel quale alla fine risulta come unico personaggio dignitoso e rispettoso dell'uomo, un modesto droghiere interpretato nientemeno che da Bernard Lee. 

Richard Burton (che qui ritrova nel ruolo di Dick Carlton anche il più stretto amico e attore della propria compagnia, Robert Hardy)nella parte dell'agente coperto Alec Leamas, ed ex direttore di sottoservizio informativo a Berlino, offre una delle sue interpretazioni più rappresentative del proprio stile recitativo meditabondo e tendenzialmente taciturno, della propria, intera, prestigiosissima carriera cinematografica. Eccezionale la fotografia in bianco e nero granuloso dai ricchi contrasti di grigio, realizzata da Oswald Morris, e che rappresenta anche una formidabile capsula del tempo di una Londra che era "swinging", ma come sempre solo per alcuni.

Tutti gli uomini di buon gusto vorrebbero così facilmente e velocemente fare breccia come Leamas, nel cuore della incantevole Claire Bloom, la bibliotecaria Nan Perry, donna di cultura e sensibilità, impegnata in un gruppo politico pacifista e organico al Partito Comunista britannico

Oltre a Ritt, è presente ma soltanto come attore,  un altro simpatizzante di sinistra perseguitato -e transfuga in Gran Bretagna-, dalla Commissione per le attività antiamericane, Sam Wanamaker. 

Fedele trasposizione dell'omonimo romanzo di John Le Carrè, ne mantiene pressoché intatto tutto l'amaro disincanto e i dialoghi realistici, senza le solite bellure del cinema, del quale il grande scrittore inglese era maestro.

Superba breve apparizione di George Voskovec doppiato(di livello eccelso tutte le voci della C.D.C.)dal gigante Emilio Cigoli, nella breve parte di Karden, l'avvocato difensore di Hans-Dieter Mundt/Peter Van Eyck, dinanzi la corte improvvisata e giudicante, della DDR.

 

Ted_Bundy1979

 

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