L'agente governativo statunitense Amanda Waller invia una task force di canaglie, con dubbi superpoteri, nell'isola di Corto Maltese divenuta un pericolo per gli USA, dopo un colpo di stato. Questo primo team, però, cade vittima di un'imboscata, e lascia il campo a una seconda squadra d'assalto che scoprirà - suo malgrado - di non poter più distinguere i golpisti dagli yankees.
E che, nel business delle armi, nessuno è incolpevole.
Mai.
Il regista Gunn, nuovo direttore creativo dei DC Studios, trasla il fumetto di John Ostrander in audiovisivo, innestandolo di continui rimandi cinefili. E rispolvera alla grande il suo antico passato splatter di quando lavorava per la delirante Troma di Lloyd Kaufman.
Lo spettatore più smagato si divertirà a cogliere citazioni da Alien, 1997 Fuga da New York, e perfino Ghostbusters (per citare i più evidenti). Inutile, inoltre, negare l'evidente interpolazione del fumetto con la nuova ondata di supereroi à la The Boys, nuovo paradigma ineludibile che ricorda allo spettatore del Nuovo Millennio il perduto manicheismo novecentesco (la differenza fra Peacemaker di John Cena e Patriota di Antony Starr è veramente minima). In questo tonitruante pastiche barocco di citazioni e digital graphic, c'è però lo spazio per un autentico divertimento, per quanto fine a sé stesso.
Il cast è perfetto, nobilitato da un Idris Elba in gran spolvero, Viola Davis autoironica come non mai, e Margot Robbie ancora una volta come irresistibile Harley Quinn. Montaggio indiavolato di Fred Raskin. Colonna sonora curatissima.
Cameo folle per quel folle di Taika Waititi.
In originale Sylvester Stallone presta la voce a King Shark.
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