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Genitori vs Influencer

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Regia di Michela Andreozzi

Con Fabio Volo, Ginevra Francesconi, Giulia De Lellis, Paola Tiziana Cruciani, Nino Frassica, Paola Minaccioni, Massimiliano Vado... Vedi cast completo

In streaming Fonte: JustWatch VEDI TUTTI (6)

Trama

Paolo, professore di filosofia, vedovo, ha cresciuto da solo sua figlia Simone, con cui ha un bellissimo rapporto. Ma quando la ragazza entra ufficialmente nella fase dell'adolescenza, l'idillio si rompe: come ogni teenager che si rispetti, infatti, Simone viene "rapita" dallo smartphone, tanto che matura l'idea di voler diventare influencer - come il suo idolo Ele-O-Nora - categoria che Paolo detesta.  Pur di recuperare il rapporto con sua figlia, Paolo inizia una campagna contro l’abuso dei social, con l’aiuto della stessa Simone che diventa la sua web manager. La fama inaspettata lo trasformerà suo malgrado in un influencer... e gli farà scoprire che i social, anche se vanno maneggiati con cura, possono regalarti una possibilità.

Curiosità

LA PAROLA ALLA REGISTA

"Dopo Nove lune e mezzaBrave ragazze, nati da un lungo lavoro di riflessione, spesso divertita, sulla condizione femminile nel nostro paese, sui temi della maternità e della realizzazione personale, ho sentito il desiderio di dedicare attenzione all’altro da me, attraverso la lente dell’umorismo, mia costante non variabile, fino ad oggi. E così ho iniziato a cercare nuove possibilità di racconto su più ampie dinamiche familiari, tema presente nei miei lavori, ma ancora non affrontato come centrale. Ero appunto in fase di scrittura - di un altro progetto - quando Fabio Bonifacci mi ha sottoposto il soggetto Genitori vs influencer, una storia incentrata sulla relazione padre-figlia che ho subito amato.

Il protagonista della storia è Paolo, un professore di filosofia, vedovo e poco avvezzo alla modernità, forse perché ha trascorso i suoi ultimi 14 anni a crescere da solo una figlia, Simone “come la De Beauvoire”: ragazzina speciale, in gamba, studiosa, classica rappresentante della Generazione Zeta nella quale tutti noi quasi in pensione riponiamo molta fiducia. Padre e figlia, dopo essere letteralmente cresciuti insieme in una relazione simbiotica, circondati dall’affetto dei vicini di casa - “il condominio”, una specie di grande famiglia - affrontano la loro prima crisi, naturalmente necessaria, innescata dal rapporto via via sempre più morboso di Simone con i social network, che invece Paolo detesta.

Simone, come ogni ragazzina della sua età che si affaccia all’adolescenza, si appassiona infatti ai social, scatenando in Paolo una reazione tale che lo porta a dichiarare guerra, non solo al web, ma anche alle sue superstar: gli influencer che Simone tanto ammira. Peccato che, a causa di Simone che lo filma di nascosto, lo sfogo di Paolo finisca on line e diventi virale, provocando a sua volta la reazione sulfurea degli influencer, capeggiati dalla truce Ele-O-Nora. La guerra mediatica trasforma Paolo, suo malgrado, in una celebrità che piano piano viene sedotta dal fascino della popolarità e della vita facile... che tuttavia porteranno il professore a riaprirsi alla vita e alle sue infinite possibilità, compreso l’amore. Al netto del mondo virtuale che, tematicamente, è il terreno moderno su cui si gioca la partita tra Paolo e Simone, il cuore del film è lo scontro eterno, biologicamente inevitabile, tra una figlia che cresce e un genitore che invecchia, la storia universale di quel sentimento doloroso che è l’inesorabile distacco dal cordone ombelicale, mai facile, soprattutto per un genitore single che non ha altro scopo nella vita. È questo distacco a definire il film, più che un family, una commedia romantica su un grande amore non troppo raccontato: quello tra un padre una figlia che, qui, non hanno altro che loro stessi.

È la storia contemporanea di ogni famiglia in cui l’adolescente di casa viene rapito dallo smartphone e non smette mai di sollevare gli occhi dallo schermo, trasformandosi in uno sconosciuto agli occhi dei suoi impotenti genitori.

Ecco, per me, il film sono gli occhi di Paolo che guardano sua figlia cambiare.

E grazie a un gruppo divertente di comprimari brillanti, che permette al film di assumere i toni della commedia senza forzature, l’intenzione è raccontare la vicenda di Paolo e Simone nel modo più naturale possibile, riconducibile a quel tacito copione che ogni genitore quotidianamente scrive e conosce. Vorrei accompagnarli passo passo, stando vicino ai loro occhi, ai loro sentimenti, alle loro parole, nate anche dall’esperienza personale di uno sceneggiatore - Bonifacci - che nella vita è padre affannato di ben due adolescenti.

Due i mondi da disegnare: quello adulto di Paolo, legato al (suo) passato, e quello teen di Simone, semplice, come tutti quelli della sua generazione. Due mondi a confronto: uno più classico, anche nel commento musicale, l’altro più fluido e informale, più mosso nello stile. Tre gli ambienti principali: la casa e il suo condominio - a tutti gli effetti un protagonista, la scuola e il mondo virtuale, il web. Riguardo a quest’ultimo, l’idea è quella di descriverlo come parte del mondo reale, anche per evitare la costante inquadratura dei devices con cui il cinema contemporaneo è costretto a confrontarsi. La realtà virtuale sarà perciò una porzione di inquadratura, un riquadro al centro dell’immagine, del formato di uno smartphone, una sezione di schermo tratteggiata, aumentata, colorata; corredata insomma di tutti gli elementi che caratterizzano i social: filtri, tag, gif, musiche (es. Paolo esce per dirigersi ad un evento, Simone lo inquadra: a quel punto vediamo la soggettiva di Simone, all’interno della quale un’area tratteggiata segue Paolo, più colorata del resto, corredata di tag). E anche la presenza di un personaggio che si palesa su un social network sotto forma di video, commento o emoticon sarà visibile in presenza all’interno della scena (es. Simone guarda Ele-O-Nora che posta un video da casa e l’influencer si materializza fisicamente davanti alla teenager, nella sua stanza). Una soluzione stilistica per una fruizione immediata: integrare il mondo virtuale nel mondo reale, dal momento che ormai la sua ingombrante presenza nelle nostre vite ha lo stesso peso della realtà".

Trailer

Commenti (7) vedi tutti

  • Un passo indietro per la regista Andreozzi ....

    leggi la recensione completa di daniele64
  • Ma quando il bravo Massimiliano Bruno in questo film dice la frase "Il cinema è morto" A quale film si riferisce? Si vedono belle location Romane, attori di ottimo livello, ma il film galleggia nel vuoto. Finale buttato inesorabilmente "in caciara". Voto 4

    commento di giancaudio
  • Come faccio a vedere un film di cui non so neanche pronunciare il titolo? :)

    commento di faumes
  • L'analisi delle nuove tecnologie non esiste nemmeno, perché i social vengono trattati con una imbarazzante faciloneria che finisce per banalizzare tutto.

    leggi la recensione completa di silviodifede
  • L'idea da cui parte non è male, peccato che viene sviluppata non al meglio, forzando qualche battuta, con difficoltà ad intrattenere il pubblico. Appena sufficiente

    commento di Infinity94
  • Una collezione di stereotipi, e situazioni scontate e prevedibili, a tratti un po' irritanti. Ma non si può negare che più di un elemento reale venga colto. 6

    commento di putrella
  • Simpatica commedia di costume. Da non prendere troppo sul serio

    leggi la recensione completa di Furetto60
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Recensioni

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Furetto60 di Furetto60
6 stelle

Paolo alias Fabio Volo, è un professore di filosofia, vedovo che ha cresciuto da solo l’adorata figlia Simone pronunciato alla francese “come la de Beauvoir” con la quale ha un ottimo rapporto, i compagni scherzosamente la chiamano Inzaghi. Ma quando la ragazza entra nella fase adolescenziale, l’idillio si rompe. Come quasi ogni teenager di questi tempi,… leggi tutto

1 recensioni sufficienti

Recensioni

La recensione più votata delle negative

daniele64 di daniele64
4 stelle

Un professore vedovo non riesce a comunicare con la figlia adolescente , sempre attaccata allo smartphone . Tra un litigio e l' altro , diventerà lui stesso una star del web ... Michela Andreozzi sembra essersi dedicata a tempo pieno alla regia e sforna un film all' anno con alterne fortune . Qui affronta il classico problema dello scontro generazionale tra padre e figlia con il consueto… leggi tutto

3 recensioni negative

2024
2024
Trasmesso l'8 settembre 2024 su TV8
Trasmesso il 26 aprile 2024 su TV8
Trasmesso il 21 aprile 2024 su TV8
Trasmesso il 2 aprile 2024 su Cielo
2023
2023
Trasmesso il 7 luglio 2023 su TV8
Trasmesso il 3 luglio 2023 su TV8
Trasmesso il 12 marzo 2023 su TV8
Trasmesso il 6 marzo 2023 su TV8

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daniele64 di daniele64
4 stelle

Un professore vedovo non riesce a comunicare con la figlia adolescente , sempre attaccata allo smartphone . Tra un litigio e l' altro , diventerà lui stesso una star del web ... Michela Andreozzi sembra essersi dedicata a tempo pieno alla regia e sforna un film all' anno con alterne fortune . Qui affronta il classico problema dello scontro generazionale tra padre e figlia con il consueto…

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Recensione
Utile per 8 utenti
2022
2022

Recensione

silviodifede di silviodifede
2 stelle

Che il cinema italiano (specialmente nella commedia) non sappia trattare l'argomento social e nuove tecnologie è un fatto risaputo: può cambiare la tendenza un soggetto così centrato proprio su tali argomenti? Potrebbe. Se solo si avesse coraggio e idee, creatività e capacità di comprendere gli argomenti. Cosa che però in "Genitori vs Influencer" non…

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Recensione
Utile per 1 utenti
2021
2021

Recensione

mm40 di mm40
2 stelle

La ragazzina adolescente vive incatenata allo smartphone; il padre sulla cinquantina naturalmente non la capisce. Con la complicità della sua webstar preferita, la ragazzina fa diventare suo padre un influencer sui social. La situazione stagnante della commedia italiana del 2021 passa anche per lavori del calibro di questo Genitori vs influencer, che racchiude il peggio della…

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Recensione

Furetto60 di Furetto60
6 stelle

Paolo alias Fabio Volo, è un professore di filosofia, vedovo che ha cresciuto da solo l’adorata figlia Simone pronunciato alla francese “come la de Beauvoir” con la quale ha un ottimo rapporto, i compagni scherzosamente la chiamano Inzaghi. Ma quando la ragazza entra nella fase adolescenziale, l’idillio si rompe. Come quasi ogni teenager di questi tempi,…

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