Regia di Marino Girolami vedi scheda film
Dal ministro della difesa all'ultimo dei soldati semplici, l'esercito italiano è pieno di macchiette: ci sono armi maneggiate con troppa facilità e nessuna competenza, sciocchi prepotenti, un capitano con manie di grandezza e perfino Mary Poppins...
Quando si dice 'umorismo da caserma': L'esercito più pazzo del mondo è un miscuglio di barzellette e scenette demenziali 'ad alzo zero' ambientate nel mondo militaresco; la sceneggiatura di Gino Capone - anche firmatario del soggetto, insieme a Gaspare & Zuzzurro - non va per il sottile e il risultato è un'ora e mezza di gag fra il nonsense e il pecoreccio che sa a più riprese di rimaneggiamento alla buona di sketch televisivi. I mezzi a disposizione sono pochi e tutto si regge sulle spalle di un 'plotone' di buonissimi caratteristi, quasi tutti rimasti impressi nell'immaginario della comicità nazionale: oltre ai già citati G&Z (Nino Formicola e Andrea Brambilla) troviamo Massimo Boldi, Andy Luotto, Leo Gullotta trasformista impegnato in varie particine, Felice Andreasi, Pino Caruso, Giorgio Ariani, Enrico Beruschi, Adriana Russo, Gianni Ciardo, Giorgio Porcaro, Pongo (alias Massimo Pongolini) e, in una comparsata rapidissima, anche Giucas Casella. Sostanzialmente è il gruppo del Derby di Milano, più qualche innesto qua e là; preponderante la presenza maschile, ma dato il contesto della storia ciò non sorprende. La vecchia volpe Marino Girolami (classe 1914) negli anni Settanta e Ottanta chiuse la carriera licenziando una manciata di pellicole di questo stampo, fra le quali vale la pena qui di ricordare Kakkientruppen, del 1977, e Quattro marmittoni alle grandi manovre (1974), con argomenti fortemente simili a quelli de L'esercito più pazzo del mondo. 2,5/10.
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