Regia di Vittorio Caprioli vedi scheda film
Nonostante il titolo faccia pensare a una commediaccia, il film diretto dal bravissimo attore Vittorio Caprioli, morto nel 1989, è un buon film, che anticipa alcune tematiche del "Vizietto" (soprattutto nel personaggio di Tognazzi), inserendole in una trama gialla che, alla fine, ricorda perfino A ciascuno il suo. "Era un cretino" verrebbe da dire infatti quando si vede la fine che fa il protagonista, Alessio/Madame Royale. Anche se Alessio si caccia nei guai per amore della giovane Mimmina, figlia del suo defunto compagno, anziché per amore di verità come il professor Laurana. Senza troppe pretese, comunque, si tratta di un buon film, da vedere, anche perché serve ad entrare nella psicologia di questo personaggio, che ogni sabato impersona Madame Royale in una festa dove si parla soltanto francese, e si assiste alla sua attrazione strana ma irresistibile per un ambiguo poliziotto che lo sfrutta e poi se ne frega di lui. Tognazzi è bravissimo (indimenticabile alla fine quando, capito che sta per essere ucciso, urla "Assassèn!") in un personaggio che più o meno ripeterà nel "Vizietto", film più famoso ma meno bello di questo.
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