Regia di Herman Yau vedi scheda film
FAR EAST FESTIVAL 23 - FILM DI APERTURA -COMPETITION.
Un esperto artificiere di Hong Kong di nome Poon (Andy Lau), si ritrova dapprima coinvolto in una missione che, contrariamente a tutte le altre anche più rischiose a cui ha preso parte, finisce per procurargli una grave disabilità agli arti. ripresosi e abituatosi ad interagire con una protesi, l'uomo intenderebbe ritornare al suo lavoro, ma la sua condizione di disabile non rende possibile tale suo desiderio, frustrandolo non poco.
Per una serie di circostanze a prima vista inspiegabili, il corpo privo di sensi dell'uomo viene dopo qualche mese ritrovato nei pressi di un attentato esplosivo che mette a repentagli nuovamente la metropoli.
Stavolta l'ex artificiere si ritroverà afflitto da una lesione alla testa che lo renderà completamente senza memoria, al punto da finire tra i principali sospettati di quel terribile atto criminale. Ma l'amnesia dell'uomo verrà in qualche modo sfruttata per trasformarlo in un infiltrato presso una pericolosa organizzazione criminale proclamatasi artefice dei precedenti attentati dinamitardi ai danni della città.
Con la direzione del super esperto di action Herman Yau, che torna a firmare anche questo secondo capitolo di una serie fortunata di blockbuster adrenalinici e quanto mai "esplosivi", la maestria del cineasta gratifica certamente ogni scena movimentata, che lo stesso traduce con grande efficacia e maestria tecnica davvero encomiabili.
A ciò si aggiunga la prestanza invidiabile della star quasi sessantenne Andy Lau, che anche con un arto in meno si dimostra un epicentro di energia e di forma fisica davvero invidiabile, al punto da farci venire in mente quanto probabilmente il regista - conosciuto sul palco del FEFF di qualche anno addietro e claudicante per un problema fisico che lo affligge da tempo - possa aver empatizzato con questo suo irriducibile e risoluto protagonista, per un action dalla trama tanto sconclusionata quanto improbabile che risulta godibilissimo ogni qualvolta l'azione prenda il sopravvento (e per fortuna ciò accade piuttosto spesso), ma anche tanto prolisso e vanamente ingarbugliato quando si tratta di raccordare tutti gli elementi di una trama senza freni né autocontrollo.
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