Dal 2050 Adam Reed, pilota del tempo, tornerà indietro per proteggere il sé stesso dodicenne e suo padre dalle avide mire di una socia delirante quanto perfida.
2050, 2022 e 2018. Tre sono gli assi temporali messi in campo in questo adventure movie del regista di Free Guy e Una notte al museo ma, tranquilli, nessun 1985 alternativo né tantomeno incomprensibili loop alla Dark (coi suoi dannati sceneggiatori sempre in acido), anzi per essere un film sui viaggi nel tempo è pure troppo poco ingarbugliato e si fa seguire bene, grazie anche alla asciutta sceneggiatura di Tropper e co e al montaggio lineare di Corn e Zimmermann. Insomma tanta voglia di raccontare in modo pulito e comprensibile, e questo è un merito del film, assieme alla buona performance degli attori capitanati da un Ryan Reynolds meno estemporaneo e cazzaro del solito ma sempre simpatica canaglia, e che ci permette di vedere la stupenda Zoe Saldana, Gamora dei Guardiani della galassia, finalmente coi colori terrestri.
C'è azione. C'è sentimento. Qualcuno più agée ci rivedrà perfino un'estetica spielberghiana da Incontri a E.T (la locandina è esaustiva).
In certi punti, specie quando il lui 40enne difende il sé adolescente dai bulli, ci ha ricordato anche Faccia a Faccia, un film Disney del 2000 che tentò di proporci un Bruce Willis per famiglie, quello fece flop, questo si salva. Forse.
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