Regia di Lucio Fulci vedi scheda film
Scritto da Fulci con Carlo Alberto Alfieri, Il fantasma di Sodoma non si posiziona neppure nei dintorni della migliore produzione del regista; vuoi per la sfortunate vicissitudini produttive o vuoi per il tentativo di mettere in piedi qualcosa di troppo grande (a livello economico e figurativo) per i mezzi a disposizione, la pellicola finisce per naufragare molto presto sotto lo schiacciante peso di mille banalità e altrettanti momenti inverosimili. Quasi completamente girato all'interno di una villa e con sei soli attori in scena, se si escludono il prologo (un'ostentata e ripetitiva orgia nazista, sette minuti semplicemente infiniti che sanno trasformare eros in noia) e alcuni flash nella parte centrale, il film riesce di rado a sfogare le tensioni ansiogene che la trama presupporrebbe; oltrettutto ci si mette una colonna sonora a tratti allegrotta (di Carlo Maria Cordio) a complicare le cose. Al Cliver partecipa in un ruolo minore, ma la scena è tutta per un sestetto di interpreti semidilettanti che, forse anche a causa del pessimo servizio fornito loro dalle risapute battute del copione, lasciano più perplessi che spaventati. L'unica cosa che pare funzionare sono i (non moltissimi) momenti splatter, in cui gli effetti speciali fanno ciò che regia, testo e attori non riescono a fare per tutto il resto del lavoro: e cioè impressionare. In definitiva, un episodio da dimenticare nella filmografia di Fulci. 2/10.
Sei ragazzi in viaggio sono costretti a riparare, causa guasto dell'auto, in una vecchia villa abbandonata. Durante la notte, però, cominciano a verificarsi strani eventi e a comparire fantasmi di sadici nazisti.
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