Regia di Philippe Agostini vedi scheda film
Nel maggio 1789 due novizie entrano in un convento di Compiègne, che di lì a poco inizia a subire persecuzioni sempre più dure da parte del regime repubblicano: alla fine le suore, tutte tranne una, saliranno al patibolo. Pur all’interno di un impianto sostanzialmente edificante, che non risparmia una rappresentazione manichea dei rivoluzionari ottusamente malvagi, il film sa insinuare nei personaggi una sufficiente dose di problematicità: al fanatismo antireligioso le suore rispondono diversamente a seconda dei loro caratteri, poi si ritrovano in una posizione comune, ma resta il dubbio se la sete di martirio, dettata da un’esaltazione quasi altrettanto fanatica, debba essere necessariamente la scelta migliore. Qualche incertezza di sceneggiatura (non è chiaro perché in clandestinità Jeanne Moreau resti separata dalle altre) viene cancellata da un finale emotivamente coinvolgente, con la figura ieratica della priora Alida Valli che guida le consorelle verso la morte.
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