Regia di Brunello Rondi vedi scheda film
Film inquieto più che inquietante, questo Valeria dentro e fuori, come quasi sempre per i lavori di Rondi regista, ha ambizioni fin troppo alte e fin troppo evidentemente fallite. La patina di erotismo - che poi è ben più che semplice patina, visto il dispendio di zinne lungo l'arco di tutta la pellicola - non si confà all'analisi psicologica, la denuncia sociale non viene sfogata nel migliore dei modi quando i personaggi non hanno alcuna profondità. E questi sono bene o male i difetti tipici dei film girati in questi anni da Rondi, che comunque è pure sceneggiatore (qui insieme ad Aldo Semerari) e che ha buoni collaboratori (musiche di Vince Tempera e Franco Bixio, montaggio di Marcello Malvestito, già con Scola, Colizzi, Salce) e che sceglie una buona protagonista - buona detto senza malizia, soprattutto poichè i nudi come detto si sprecano ed il tema centrale è comunque il sesso - nella Bouchet. Lavoro che mira a cento e raggiunge trenta, sopravvalutato dal suo autore e giudicato invece nel modo più consono da pubblico e critica: infatti è stato immediatamente dimenticato. 3/10.
Ninfomane inguaribile viene rinchiusa in un manicomio; qui però la situazione non potrà che peggiorare.
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