I patrioti siciliani si sono ritirati sui monti in attesa dell'arrivo, dato per imminente, del liberatore, Garibaldi. L'attesa si fa di ora in ora sempre più drammatica perché i soldati dell'esercito borbonico, forti della loro superiorità numerica, non lasciano un attimo di tregua agli insorti. Il patriota Carmeliddu viene mandato a sollecitare l'intervento dei Mille. Dopo molti indugi da Quarto parte la spedizione che libererà la Sicilia e l'Italia dagli oppressori.
Note
L'eroe dei due mondi non appare mai, ma viene evocato dai discorsi dei suoi soldati. Un classico del cinema italiano sotto il fascismo, con attori non professionisti.
Interessante ricostruzione storica, considerato anche il periodo in cui la pellicola venne realizzata. Ottimi gli attori, sorprendentemente non professionisti. Una curiosità: nei titoli di coda compare un ridicolo "Biscio" al posto di "Bixio"... simbolo dell'epurazione linguistica caratteristica dell'"italico" regime
Il Film in se' e' fatto dal Regista e svolto dagli Attori (non-Professionisti) in maniera buona ma la Storia in se' non e' che mi abbia scomposto piu' di tanto anche se sono fatti entrati appunto nella Storia Italiana.voto.4.
Gli anni Trenta sono per il Fascismo e per Mussolini quelli del consenso. In quel periodo la dittatura gode effettivamente di grande popolarità tra gli Italiani e tenta, in questo periodo, un'operazione culturale tesa a far passare la propria presenza al potere come la continuazione di un processo che parte da lontano, dal Risorgimento e dai garibaldini, per arrivare alle bonifiche e alle varie… leggi tutto
Carmeliddu, dietro incarico dei ribelli siciliani, risale l’Italia fino a Genova per ragguagliare Garibaldi sulla situazione dell’isola e incoraggiarlo a intraprendere l’invasione. Film dal ritmo convulso e dal linguaggio babelico (si ascoltano non solo le varie parlate della penisola, ma anche il francese e il tedesco): comincia con un lungo montaggio alternato fra il… leggi tutto
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Quando iniziai a scrivere su Filmtv.it non lo avrei mai pensato, eppure sono arrivato al traguardo delle mille recensioni (e un centinaio di playlist). Visto che difficilmente arriverò a 2000, o forse ce la…
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Quasi un capolavoro. Blasetti ha fatto tesoro della lezione dei grandi registi sovietici, in particolare (oltre ad Ejzenstejn, amato e ammirato da Blasetti) di Dovzenko e forse di Barnet, e con meno enfasi e retorica di regime; forse non arriva proprio al capolavoro, i capolavori sono rari e non amo distribuire le cinque stelle come fanno molti, ma gliele do, come per il poco noto (e molto…
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Interessante ricostruzione storica, considerato anche il periodo in cui la pellicola venne realizzata. Ottimi gli attori, sorprendentemente non professionisti. Una curiosità: nei titoli di coda compare un ridicolo "Biscio" al posto di "Bixio"... simbolo dell'epurazione linguistica caratteristica dell'"italico" regime
commento di ErasmodaRotterdamIl Film in se' e' fatto dal Regista e svolto dagli Attori (non-Professionisti) in maniera buona ma la Storia in se' non e' che mi abbia scomposto piu' di tanto anche se sono fatti entrati appunto nella Storia Italiana.voto.4.
commento di chribio1