La recensione su Dario Argento: An Eye for Horror

di undying

6 stelle

Documentario sulla carriera del più celebre regista di film horror italiani, che contempla il periodo 1970/1996.

Breve sintesi sulla carriera cinematografica di Dario Argento, con aggiunta di qualche nota biografica, che va dagli esordi come regista (L'uccello dalle piume di cristallo, 1970) sino a La sindrome di Stendhal (1996). Composto in buona parte da sequenze tratte dai film, riprese dai set, dichiarazioni dello stesso Argento e interventi di attori, registi e musicisti.

Attori: Michael Brandon, Daria Nicolodi, Asia e Fiore Argento, Jessica Harper e Piper Laurie.

Registi: John Carpenter, William Lustig, George A. Romero e Luigi Cozzi.

Musicisti ed effettisti: Claudio Simonetti, Alice Cooper, Keith Emerson e Tom Savini.

Per quanto breve, Dario Argento: An Eye for Horror appare un sentito omaggio realizzato da Leon Ferguson - qui alla sua unica esperienza dietro la macchina da presa - sulla linea degli analoghi documentari italiani diretti da Michele Soavi e Luigi Cozzi (Dario Argento's World of Horror).

"I film di Argento provengono da un luogo più profondo, dal mondo fantastico del subconscio e dei sogni, dove le convenzioni narrative hanno un ruolo secondario rispetto a una verità interiore più inesplorata."

(Voce narrante, su testi di Charles Preece)

Dario Argento: An Eye for Horror

La parola a Dario Argento

"Io ho passato gran parte della mia vita nello studio della mia mamma (Elda Luxardo), mentre lei fotografava le famose dive dell'epoca. E questo mi ha creato una strana sensazione, per cui io ho una certa familiarità con il volto delle donne."

"Ero un ragazzo molto solitario, leggevo sempre. Ho letto tutte le opere di Shakespeare; un libro che mi impressionò moltissimo era Le mille e una notte, nella versione originale, piena di sesso. E poi, un giorno mi capitò..."

Voce narrante: "Argento assorbì rapidamente l'universo oscuro di Edgar Allan Poe, una delle influenze più potenti della sua suggestiva carriera."

"Il cinema per me era come la dimensione del sogno. Quando andavo al cinema, io rivivevo questa dimensione del sogno."

Dario Argento: An Eye for Horror: scena dal film Opera (1987)

Citazioni

"Credo che Dario possa avere un'influenza sulle persone, ha sicuramente dato un esempio ai registi con il suo straordinario coraggio nell'usare la macchina da presa."

(John Carpenter)

"È un impressionista, i suoi film sono davvero favolosi."

(George Romero)

"[Suspiria] È in assoluto uno dei più grandi film dell'orrore mai fatti. È spaventoso, è come un brutto sogno. È come essere intrappolati in un incubo. La parte del film che mi coinvolge di più è l'inizio. Si apre in modo strano e semplice, ma all'improvviso mi trovo all'aeroporto insieme a una ragazza, sotto la pioggia. Mentre lei cerca di prendere un taxi si vedono tre fontane con l'acqua a cascate. All'improvviso sono molto turbato, ma non so perché! Quel film è un'opera d'arte notevole."

(John Carpenter)

"Dario mi disse che dovevo usare un pezzo di Verdi. Se dovevo fare una versione di quel pezzo, doveva essere a modo mio. Perciò lo realizzai in cinque quarti. Se siete in un taxi italiano che vi sballotta di qua e di là, il cinque quarti è un tempo adatto."

(Keith Emerson sulla genesi della colonna sonora di Inferno)

Dario Argento: An Eye for Horror: William Lustig (regista di Maniac)

Dario Argento: An Eye for Horror

"Immagino i miei film come una struttura dove si incollano i colori, la tecnica, il ritmo cronometrato di ogni istante, quell'attimo magico che fa tremare di paura prima me poi il pubblico."

(Dario Argento - "Elogio della paura", su Il Corriere della Sera, 26 gennaio 1980)

Sitges 2022: Tribute to Dario Argento