Regia di Paolo Sorrentino vedi scheda film
Bel film autobiografico e intimista dove il regista si apre allo spettatore.
Sorrentino costruisce un film autobiografico e intimista, che è un atto d'amore verso la sua Napoli, verso i suoi genitori, verso i volti della sua adolescenza e verso la propria gioventù. Ma è anche un atto d'amore verso i suoi sogni e verso la sua innocenza nel rappresentare qui il suo difficile periodo di transizione tra la fanciullezza e l'età adulta, in cui il dramma della perdita dei genitori ha avuto un ruolo fondamentale. Il tutto è realizzato con grande sentimento, eleganza, raffinatezza, sensibilità assieme a un pizzico di ironia. Ci sono molti echi felliniani ma abilmente tradotti presso lo stile tipico e inconfondibile tipico di Sorrentino. Se E' stata la mano di Dio non può essere classificato tra i capolavori del regista è certo un film che tocca il cuore e i sentimenti, in cui l'autore si apre letteralmente allo spettatore.
La galleria di personaggi secondari è azzeccatissima, spicca tra gli attori il sempre impareggiabile Servillo e il giovane protagonista Filippo Scotti che è decisamente una rivelazione.
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