La recensione su The Nights Before Christmas

di undying

4 stelle

Debole horror canadese ispirato da Rob Zombie e da Il silenzio degli innocenti e frutto della cooperazione tra Paul Tanter e Simon Phillips (quest'ultimo anche attore nei panni del Babbo Natale assassino). Due nomi non nuovi nel settore, visto il loro consistente trascorso cinematografico.

Woodrige (Illinois). All'interno di un manicomio, durante il periodo natalizio, avviene una strage. I responsabili sono uno psicopatico vestito da Babbo Natale (Simon Phillips) e la sua compagna Michelle (Sayla De Goede). Dopo avere massacrato infermieri e dottori, i due fuggono dall'istituto (lasciato alle fiamme) e aggrediscono la famiglia di Courtney (Keegan Chambers), uccidendone il fratello. Courtney, sconvolta, si allontana da casa per dimenticare, senza fare più ritorno. Tre anni dopo, il padre di Courtney viene ucciso. La coppia omicida è di nuovo in azione. Sulle loro tracce si mette l'agente dell' FBI Natalie Parker (Kate Schroder). I due assassini sembrano seguire una lista che lega tra loro le varie vittime, come annuncia anche la scritta lasciata nei dintorni di ogni omicidio: "naughty" (cattivo).

Horror canadese diretto dal britannico Paul Tanter, anche autore della sceneggiatura, assieme a Simon Phillips (il Babbo Natale assassino del film). Entrambi non sono dei novizi, essendo da anni coinvolti nell'ambiente cinematografico anche e soprattutto come registi. Eppure The nights before Christmas non convince affatto, a dispetto di una buona fotografia e di un paio di riconoscimenti che si è aggiudicato a qualche festival del settore. La storia è banale e non affonda - come invece avrebbe potuto - in una più approfondita critica sul sistema politico ed economico che sta dietro alla gestione dei manicomi. Mentre come slasher è lento, privo di effetti splatter e con ripetuti flash back che, a lungo andare, dovrebbero chiarire il passato dei vari protagonisti.

Le sequenze con Michelle (Mrs. Claus) in carcere, sottoposta a ripetuti colloqui con l'agente dell'FBI, sono in forte debito con Il silenzio degli innocenti, mentre Phillips e Tanter guardano anche a Rob Zombie (il look di Sayla De Goede ricalca quello di Sheri Moon) e più in generale il film procede sulla piatta linea di un TV movie. Si salvano un paio di sequenze animate, tipo il massacro multiplo degli agenti con relativa scorta, durante il trasporto ad un pronto soccorso di Mrs. Claus, ma a fronte di oltre 100 minuti è davvero poca cosa. Ed è un peccato, visto che gli attori sono veramente in parte e da un punto di vista tecnico (cinematografia, scenografie e musica) il tutto non è affatto da disprezzare.