Regia di Michael French vedi scheda film
Mezzora di monologo di stand up comedy con un giovanissimo Jim Carrey, che sfodera il meglio del suo repertorio di voci buffe, mosse elastiche e battute sulla sua quotidiana routine.
Classe 1962, quando viene girato questo Unnatural act Jim Carrey non ha neppure trent’anni, e già da un po’ bazzica con successo l’ambiente dello spettacolo. Quando, tre anni più tardi, raggiungerà la fama planetaria grazie al successo cinematografico di Ace Ventura, il pubblico americano sarà indubbiamente il meno sorpreso di tutti, abituato a vedere le sue strepitose performance in tv e nei locali; in questo breve spettacolo – mezzora in totale – il Nostro sfodera un ampio campionario di battute, di voci e di mosse che ne dimostrano, oltre che la bravura, la peculiarità come comico. Alto e magro, fisicamente Carrey è piuttosto snodato e su questa caratteristica innata lavora parecchio; amche se il testo del monologo si aggira intorno ad argomenti banali e quotidiani (le arti marziali, le canzoni alla radio, le armi...), è la maniera scatenata in cui l’attore lo porta in scena a fare la differenza. Qualità delle riprese, va rilevato, abbastanza bassa. 5/10.
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