Regia di Lucio Fulci vedi scheda film
L'apparenza stavolta non inganna.Da un proprio racconto pubblicato sulla Gazzetta di Firenze(appreso direttamente dai titoli di testa)Fulci trae un film girato con pochissimi mezzi e con i soliti effetti speciali molto rustici,all'amatriciana.Il problema è che qui la vicenda si dipana nella maniera più prevedibile possibile dimostrandosi solo un giallo con inserti horror(le parentesi oniriche in cui Fulci riesce a dar sfogo ai suoi ormoni di visionario puro azzeccando anche un paio di buone sequenze).Il presunto thrilling dovrebbe essere dato dal minimo tempo che la figlia ha per fare le indagini(la voce del defunto genitore le dice che ha tempo solo fino a quando il suo corpo sarà putrefatto)ma l'indagine è assolutamente scialba e impossibile da proporre.In compenso si indugia su scene pseudoerotiche girate col freno a mano e quello che si scopre alla fine era assolutamente chiaro fin dall'inizio con appena una contorsione riguardo l'autore materiale inconsapevole(il figlio piccolo).Nel cast un giovane Lorenzo Flaherty(che nel frattempo non è migliorato per niente come attore ma ha fatto misteriosamente successo)e Fulci nei panni dell'anatomopatologo(a proposito nella scena dell'autopsia vengono detti e fatti diversi sfondoni,vengono messe flebo a casaccio in altre scene e altre perle mediche,ingaggiare un consulente medico costava troppo?bastava non chiedere il topless alle attrici e i soldi si trovavano...).Fulci è oggi autore di culto(anche giustamente)ma questa non rientra tra le sue migliori pellicole...
nella parte dell'anatomopatologo...una sequenza sola
non brillantissimo
concede il topless e come attrice la sua bravura è direttamente proporzionale al suo seno(scarsino)
non si salva neanche col mestiere
regia non brillantissima ma che trova delle buone sequenze oniriche
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