Regia di Lucio Fulci vedi scheda film
Thriller con forti elementi orrorifici che merita di essere rivalutato con un Fulci (voto: 8.5) decisamente in palla, soprattutto se si confronta la pellicola con quelle dell’ultimo periodo del maestro, che regala una regia degna del suo decennio d’oro (1971-1981) con diversi momenti memorabili. Splendide al riguardo le scene oniriche (voto: 9) in special modo quella con i cadaveri che vengono fuori dalle loro tombe. Interpretazioni accettabili (nel cast anche un giovane Lorenzo Flaherty recente protagonista dei serial tv “Distretto di Polizia” e “R.I.S.”) come gli effetti gore, la fotografia e la colonna sonora di Cipriani. Carina e abbastanza originale la sceneggiatura (voto: 7-) anche se non convince il bizzarro finale e se si capisce quasi subito chi sia colui che ha architettato l’omicidio.
Si segnala un autocitazione con Fulci che riprende un cadavere (in putrefazione) rinchiuso in una bara illuminato da una luce bluastra. Inutile dire che la scena omaggia esplicitamente “Paura nella Città dei Morti Viventi”.
Straconsigliato ai fans di Fulci e agli amanti di prodotti di genere nostrani. Divertimento assicurato, insuccesso ingiustificato (il film incassò al botteghino meno di 9 milioni!!!). Voto: 7.5+
Carina, ma Cipriani ha saputo fare di meglio. Voto: 6.5
Conosciuta soprattutto per film comici come “Sapore di Mare” la biondina se la cava benino e si guadagna abbondantemente una piena sufficienza.
Un grande regista che avrebbe meritato una maggiore fiducia dei produttori che lo hanno spesso costretto a lavorare in condizioni estreme e talvolta a dar vita a prodotti indegni di portare la sua firma (vedi “Demonia”, “Il Fantasma di Sodoma”). In questo “Voci del Profondo” il “nostro” torna sui livelli che lo hanno lanciato tra i più grandi registi di genere italiani. Un grande e sottovalutato uomo di cinema. Voto: 8.5
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta